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Roma
Roma, il Comune “dimentica” i volontari. Senza rimborsi da un anno: l'appello

di Massimiliano Martinelli

Il Comune di Roma dimentica i volontari di parchi pubblici e ville storiche, attualmente senza rimborsi spese da un quasi un anno. Arretrati per 100mila euro: i carabinieri in congedo “Martiri di Nassiriya” lanciano l'appello.

 

Promesse, delusioni ed futuro incerto all'orizzonte. L'associazione dei carabinieri in congedo sono ormai le "sentinelle" delle molte aree verdi della Capitale, responsabili dell'apertura, la chiusura e anche delle bonifica di luoghi che altrimenti resterebbero abbandonati. Un lavoro sempre svolto con passione e dedizione, che però si è interrotto lo scorso dicembre. La causa, un contenzioso in denaro con il Comune. I volontari non vedono infatti ormai da quasdi un anno i rimborsi spese per il proprio lavoro, assicurati e promessi dall'Amministrazione: “Non ha pagato nulla, è un anno: da febbraio ad oggi, tra poco 12 mesi – racconta ad Affaritaliani Sandro Silbi, responsabile del personale nonché addetto alla comunicazione dell'associazione - Da parte loro c’è l'impegno preso del direttore Giampaoletti (direttore generale del Campidoglio), che ha assicurato il pagamento entro fine mese. Ma è già la quarta/quinta volta che ci troviamo in questa situazione. Abbiamo avuto diversi incontri con il Comune durante i quali erano stati presi degli impegni davanti ai volontari, mai rispettati”.

All'origine dello scontro un dettaglio burocratico, “un disguido all'interno di un foglio – precisa Silbi - L’errore di un funzionario dell'Ufficio Giardini, che non ha inserito tra la documentazione i nostri rimborsi spese”. Troppo forte però il senso di responsabilità, il richiamo delle persone, nonostante il contenzioso l'associazione ha ripreso la cura di ville e parchi arriva la decisione: si torna a lavoro. “Abbiamo deciso di ricominciare, per non deludere tutte quelle persone che contano su di noi – annuncia Silbi - Ricevevamo decine di chiamate relativamente ai giardini, che sono spazi fondamentali per animali, adulti, bambini”.

L'associazione si occupa di molte aree verdi di Roma, da Castel San'Angelo a Sant'Andrea al Quirinale, passando per San Gregorio al Celio, Colle Oppio e anche piazza Vittoria: “Una ventina in tutto. Lavoriamo per 13 euro al giorno, con turni di 4 ore. Anche chi raccoglie pomodori nei campi guadagna di più – racconta amaro – Dieci giardinieri costerebbero 3500 euro al mese, che fine fanno quei soldi che risparmiano? Noi siamo felicissimi di fare questo servizio, ma la posta in gioco è la partecipazione della gente alla città di Roma”.

Se da un lato il sindaco Raggi, attraverso il nuovo Regolamento a firma M5S, apre a “strumenti di partecipazione” come “adozioni, donazioni, sponsorizzazioni e patti di collaborazioni” per la cura del verde, nei fatti scoraggia i volontari e rende più difficili le loro attività. “Noi ci siamo convinti a riprendere l'attività – conclude Silbi – Ma abbiamo un appello per le istituzioni: 'Abbiamo voluto darvi fiducia, non deludeteci'”.

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