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Roma
Roma “pet friendly”. Il Comune loda Muratella. Ma i numeri sono “sballati”

di Valentina Renzopaoli

I canili di Muratella e Ponte Marconi diventano improvvisamente virtuosi, un esempio da seguire per una Roma sempre più pet friendly.

Secondo i dati diffusi qualche giorno fa dal presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale Daniele Diaco, dal 17 gennaio a oggi i cani dati in adozione sono stati 1652, una cifra record. Eppure, i conti non tornano e a fare somme e sottrazioni sono i rappresentanti della pagina fb Io Me Ne Occupo animata da un gruppo degli ex lavoratori del canale “ante” Agroaversano. Nel numero da guiness infatti ci sarebbero finiti anche cani morti, cani ricongiunti, cani trasferiti in altre strutture e cani smarriti.
Andiamo per ordine: il 27 gennaio in una nota stampa, il presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale Daniele Diaco ha elogiato la gestione che ha vinto il bando dei canili di Muratella e Ponte Marconi: “"Roma sempre più pet-friendly con la nuova gestione del Canile Muratella. Dal 17 gennaio a oggi, sono ben 1.652 i cani della struttura dati in adozione, mentre il numero degli ospiti tuttora presenti è sceso da 512 a 400. La Commissione Ambiente di Roma Capitale esprime viva soddisfazione per gli ottimi risultati finora conseguiti dal Canile. L’auspicio è che si possa fare sempre più e sempre meglio per i nostri amici a quattro zampe".

Parole che hanno messo in moto gli animatori dell'Associazione Io Me Ne Occupo che hanno tirato fuori dal cassetto i numeri ufficiali di soli due mesi fa e poi hanno tirato la riga.
Proprio Roma Capitale infatti il 15 Settembre scorso ha pubblicato i dati riguardanti la movimentazione dei cani dentro le strutture comunali: 887 adozioni, con una media di 104 affidamenti al mese, 244 ricongiungimenti, 5 rimessi sul territorio, 166 trasferiti, 55 deceduti, 4 smarriti e 55 rientri nei canili. La media mensile dei movimenti quindi ammonta a 170.
Il responsabile del gruppo scrive: “Secondo il Dipartimento Ambiente i cani usciti in adozione al 15 Settembre dai canili comunali “Muratella” e “Ponte Marconi” sono 887, ma considerando il numero totale dei rientri (55) il risultato finale è 832 e non 1652 come annunciato dal Comune”. I conti dunque non tornano. Poi aggiunge: “L'obiezione nasce spontanea: in questi dati del Comune, mancano i due mesi successivi alla pubblicazione di quei numeri. Facciamo questo calcolo abbastanza semplice da eseguire: la media per mese dei cani movimentati (170) moltiplicato per i 2 mesi (Ottobre e Novembre) per poi aggiungerli al totale fino al 15 settembre (1306). Il totale fa 1646, ovvero quasi esattamente (tranne una piccola varianza di qualche unità data dalla media per mese) lo stesso numero cosi enfatizzato dal gestore Rifugio Agroaversano e dal Presidente Diaco.

Cosa significa: la risposta è tanto banale quanto stupefacente. “Nei numeri forniti sulle adozioni vi sono cani morti, cani ricongiunti, cani trasferiti in altre strutture e cani smarriti. Tutto insieme, tutto nello stesso piatto”.

Ma volendo analizzare a fondo i dati forniti dal Comune, ci sono altri aspetti degni di nota che dovrebbero essere motivo di riflessione. Il primo è il numero dei decessi, 55 fino al 15 settembre, dunque 7 al mese. Una cifra enorme. Altro dato di interesse sono i trasferimenti, 166 fino al 15 Settembre.
Sul comunicato dell'Associazione si legge: “Anche questi, chiaramente, fatti passare per adozioni. Quanto costano alle casse del comune di Roma? Quali sono e in che condizioni sono le strutture che ospitano i cani di Roma Capitale? Nella migliore delle ipotesi, i cani costerebbero al comune di Roma 4,20 euro al giorno, moltiplicando per i cani trasferiti sino al 15 settembre (166) stiamo parlando di 697,2 euro al giorno, 20.916 euro al mese ovvero 250.992 euro l'anno, un gran bel business alla faccia di contribuenti e animali che nulla ha a che fare con le adozioni. Per non parlare dei rientri: 55. Come il numero dei deceduti. Segnala un problema evidente nell'effettuare adozioni in modo poco responsabile”.
Gli ex lavoratori concludono: “I numeri non sono opinioni. Le dichiarazioni di un Presidente di commissione del Comune di Roma, si. Non siamo certo felici né tantomeno soddisfatti di tutto questo. Lo avevamo previsto non perché dotati di poteri paranormali, ma perché era sufficiente studiare il bando e conoscere il capitale umano presente attualmente nei canili comunali. Dopo Gotham City, benvenuti a Pet Friendly City. L'amministrazione che protegge gli animali. Tranne che da se stessa”.

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