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Roma
Roma, una ciocca di capelli per protesta: il Maxxi per le donne in iraniane

Da Teheran a Roma, la protesta delle donne iraniane arriva nella capitale: il Maxxi predispone un box all'entrata dove depositare le ciocche di capelli.

A meno di ventiquattr'ore dall'episodio-choc del professore che ha tagliato i capelli a una studentessa “perchè non si schierava in protesta al fianco delle donne iraniane”, anche il Maxxi scende in campo per la solidarietà.

Una ciocca per protesta

Sulle orme della Triennale di Milano, il museo nazionale delle arti del 21esimo secolo, raccoglierà in un box ad hoc posto all'infopoint tutte le ciocche di capelli di chi vorrà unirsi alla pacifica lotta in solidarietà con le donne iraniane, al centro dei media dopo l'inasprimento della rivolta contro gli omicidi e le violenze sulle donne, scoppiato con l'uccisione Mahsa Amini. Le ciocche raccolte, spiega il museo tramite la pagina Facebook, saranno poi consegnate all'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran in segno di protesta.

La rivolta “internazionale”: la follia del professore

L'annuncio dell'iniziativa messa in campo dal Maxxi arriva nelle stesse ore in cui un professore di una scuola in Centro, sostenendo che la studentessa “non supportasse le proteste in Iran”, ha tagliato una ciocca di capelli alla ragazza iraniana.

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