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Roma
Roma, Zingaretti torna comunista e apre la grande fabbrica della panna

Il comunista dal cuore di panna. La conferenza stampa di Zingaretti tra toni lirici, slogan abusati e gli immancabili auguri a Letta.

"Qual è il mio ruolo nel partito? Di fare il presidente, di farlo al meglio, di dare una mano al governo Draghi. Con le mie idee. Farò il presidente per dimostrare il buon governo del nuovo centrosinistra. Se mi sono dimesso l'ho fatto per aiutare. Se guardo alle scelte che si stanno facendo sono ancora più convinto di aver fatto bene". Comunismo e cuore di panna nelle parole di Nicola Zingaretti, interpellato sul ruolo che intende avere nel Pd dopo essersi dimesso da segretario.

Scelta che, lo ripete a mo' di autocertificazione, ha fatto "per amore dell'Italia e del Pd". Il presidente della Regione Lazio parla in una conferenza stampa fuori dalla sede dell'ente per presentare l'ingresso in giunta di due assessori del M5s: Roberta Lombardi alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, e Valentina Corrado al Turismo, Enti locali e Semplificazione. Evento che segna la nascita anche in via Cristoforo Colombo di un embrione di quella maggioranza giallorossa che sostenne il governo Conte II. All'insegna della 'visione strategica' di Zingaretti e Bettini per la quale i grillini erano compagni che sbagliavano, e bisognava farli smettere inglobandoli di nuovo (poi si vedrà chi ingloba chi). Anche se va detto che sul piano locale Zinga è abituato da anni ad "assorbire" gli avversari.

"L'accordo programmatico con il M5s nasce alla luce del sole, anche dopo mesi di dura opposizione da parte loro alla maggioranza uscita dalle urne. Ma in questi anni il dialogo in Aula non è mai mancato. Cambia così il quadro politico che si era determinato alle elezioni del 2018. Credo l'esito sia un Lazio più stabile", sostiene Zingaretti. E dunque, allargata la maggioranza, che fare? "Bisogna fermare la pandemia, correndo nella campagna vaccinale", dice ovviamente l'ex segretario del Pd. "Accanto a questo c'è la grande emergenza del lavoro, noi dobbiamo costruire un nuovo modello di sviluppo anche in questa Regione, la seconda per Pil". E se questo 'modello di sviluppo' è quello dell''economia' pesantemente intermediata dal pubblico tanto cara a Zinga, auguri al Pil. E infatti Zingaretti aggiunge che questo modello dovrà basarsi "sulla sostenibilità ecologica e quella sociale". Che come slogan non sono granché originali, vedremo la realizzazione pratica.

Poi torna lirico: "I cittadini chiedono unità. La base su cui attuiamo questa intesa è programmatica. È la guida per quello che dobbiamo fare nei prossimi due anni. Abbiamo avuto la passione ed il coraggio di provarci, abbiamo deciso di fare un passo in avanti". Inevitabile un passaggio sul ritorno dell'"amico" Enrico Letta alla guida del Pd: "Con Enrico Letta ho sempre avuto una grande sintonia e sono fiducioso". Evidentemente anche lui, e tanto. Se no non si capisce chi glielo faccia fare.

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