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Roma
Salvini in Campidoglio: “Raggi dimettiti”. Il Pd denuncia: “Sfiducia tarocca”

Il “capitano” Matteo Salvini all'assalto del Campidoglio, il leader leghista fa fuori la Raggi: “È una calamità naturale come sindaco, un incapace. Si dimetta”. Sotto il Marco Aurelio scoppia la protesta tra Lega, M5S e Pd: la mozione di sfiducia presentata da Politi è “tarocca”.

 

“È una calamità naturale come sindaco. Non è normale che Roma sia ridotta così. Abbiamo bisogno di un sindaco che sia in grado di amare e di ripulire questa città. Quindi alla Raggi dico: 'Fai la mamma, fai l'avvocato, ma non è il tuo mestiere fare il sindaco'”. Va dritto al punto Matteo Salvini, al sit-in organizzato venerdì 4 ottobre in piazza del Campidoglio dalla Lega per chiedere le dimissioni di Virginia Raggi.

“Io ricordo – continua Salvini – che al ballottaggio del 2016 dissi ai romani 'piuttosto che votare il Pd provate con i 5 Stelle'. Mi sono pentito. Dopo tre anni Raggi ha fatto un danno evidente. Penso che sia stato il peggior sindaco di questa città dal dopoguerra a oggi, motivo per il quale siamo qui oggi a chiedere le sue dimissioni, per consentire ai romani di scegliersi un sindaco finalmente all'altezza. Così male Roma non è mai stata. Raggi è un'incosciente e un'incapace, mette a rischio la salute dei bambini che vanno a scuola. Basta. Ha perso amministratori, amministratori delegati, presidenti. Ascolti i romani e si faccia da parte, la città è in ginocchio”.

In opposizione alla Lega, in piazza del Campidoglio è sceso anche il Movimento 5 Stelle che ha brindato in faccia a Salvini con il mojito in pieno stile Papeete. Capifila del brindisi erano l'assessore al Personale Antonio De Santis, il capogruppo in Assemblea capitolina Giuliano Pacetti ed il neo capo staff di Virginia Raggi Massimo Bugani.

Salvini guarda già al futuro e parla del post-Raggi: “Abbiamo decine di donne e di uomini che vivono nei quartieri di Roma e che farebbero il sindaco meglio di Virginia Raggi. Al di là del nome, la priorità è ripulire la città e dargli un sindaco degno di questo nome”.

Ma sulla possibile dipartita di Raggi dal Campidoglio invocata da Salvini, anche grazie alla mozione di sfiducia depositata dal suo consigliere in aula Giulio Cesare Maurizio Politi, è intervenuto il Gruppo Pd di Roma “bocciando” la mozione leghista: “Lega ridicola, non può presentare una mozione di sfiducia avendo un solo consigliere in aula”. Poi i dem continuano attaccando Salvini: “Non ha fatto nulla per Roma, né poteri, né risorse. Piuttosto l'ha usata come palcoscenico elettorale come in occasione della drammatica vicenda sgomberi. In più con lui è schierata tutta la compagnia del 'patto della pajata', degli affari e della 'parentopoli' che, nell'era Alemanno, hanno spolpato la città. A Roma non servono turisti per caso come Salvini ma soluzioni concrete ai problemi ed il riconoscimento del ruolo di Capitale. Come gruppo Pd Campidoglio lunedì 7 incontreremo al Nazareno gli eletti a tutti i livelli del nostro partito per avviare il lavoro di elaborazione di una proposta di riforma per Roma Capitale e per i decreti relative alle emergenze cittadine. Proposte serie per risollevare Roma dalla situazione di degrado in cui versa”.

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