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Roma
San Camillo, "18 ore in pronto soccorso". FdI: “Posti ci sono, non sono usati”

Diciotto ore ferma al pronto soccorso per una caduta dal motorino. È successo un mese fa, quando Antonella, tornando da lavoro, cade dallo scooter: alluce rotto e ferita con tendine scoperto. Poi il ricovero al San Camillo, ferma per 18 ore in uno stanzone “bunker”. Ma i posti letto ci sono, ma non sono utilizzati, denuncia Fratelli d’Italia.

La denuncia di Fratelli d'Italia

Questa situazione però non è sfuggita a Fratelli d’Italia che hanno ricordato come i posti ci sono, ma non sono utilizzati tutti. “Dell’annuncio del presidente Zingaretti nell’ormai lontano 2020 rimangono solo parole e poco più”, dicono Antonello Aurigemma e Laura Corrotti, consiglieri regionali di Fratelli d’Italia. “Di 535 nuovi posti letto terapia intensiva e semi-intensiva promessi attraverso un piano di potenziamento della rete ospedaliera laziale ne risultano attivati, a due anni di distanza, circa 68 ma – spiegano - solo 35 di questi appaiono veramente in esercizio".

Per gli esponeti di Fratelli d'Italia: "Come se non bastasse, la Regione Lazio da una parte ha lasciato nelle casse dello Stato la quasi totalità dei 118 milioni di euro messi a disposizione dal decreto rilancio nel maggio 2020 e dall’altra spende, sempre nel corso del 2020, oltre un miliardo di euro per rimborsare le strutture private e anche nel 2022 ha dovuto chiedere aiuto ai privati per gestire l'emergenza Covid. I motivi di questi scelte scriteriate sono inspiegabili: si gioca con la salute e i soldi dei cittadini”, hanno concluso.

San Camillo, "18 ore passata in pronto soccorso"

Antonella, racconta il Corriere della Sera, passa 18 ore in un inferno. “E' stato come varcare le porte dell’inferno. Diciotto ore di pronto soccorso in condizioni disumane”, denuncia. Dopo il suo arrivo, viene portata in “uno stanzone-bunker con 60 malati”. È qui che passerà un’ora vicino a un cadavere. “Ho realizzato solo dopo un po’ che era morto davvero. È rimasto lì oltre un’ora”, racconta ancora al Corriere, spiegando poi che “poi sono venuti due infermieri che l’hanno coperto e portato via”. Alla fine la signora Antonella riuscirà ad essere curata e a tornare a casa.

Intanto la direzione del San Camillo ha detto che verrà avviata una indagine interna. La direzione "apprende da una testata giornalistica di uno spiacevole evento accaduto ad un funzionario pubblico nel Pronto Soccorso, prende atto dei fatti descritti e precisa che e' stato attivato un audit clinico organizzativo per appurare la dinamica dell'accaduto", si legge in una nota. 

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