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Roma
Scontro Atac-Regione sul nodo Flaminio: scambio di accuse e nessun colpevole

"Niente soldi da Atac per i lavori", le ditte impegnate nodo Flaminio, relativo alla ferrovia regionale Roma-Viterbo, minaccia la chiusura dei cantieri ed esplode lo scambio di accuse tra Atac e Regione Lazio.

 

Ad innescare il disastroso scarica barile a distanza Angelo Donati, amministratore unico di Donati Spa, una delle quattro ditte costruttrici, che nella giornata di giovedì ha lanciato l'allarme sul mancato pagamento da parte di Atac, invitando la Regione a farsi carico delle spese, a rischio una "brutta fine" del cantiere. Dichiarazioni che hanno scatenato la reazione di Atac, rapida nell'auto-scagionarsi e nell'accusare invece la Regione: "Atac precisa di non aver ricevuto dalla Regione Lazio tutte le risorse economiche necessarie al pagamento dei lavori realizzati dalle società esecutrici (Consorzio Integra Soc. Coop., Donati S.p.A., Italia Opere S.p.A. e Socostramo) - sostiende l'azienda in una nota - Relativamente al periodo antecedente alla presentazione da parte di Atac dell'istanza di concordato, avvenuta il 17/09/2017, l'ultimo pagamento effettuato dalla Regione Lazio è stato di circa 1 mln di euro. Somma versata dalla Regione nel mese di maggio 2017 e da Atac trasferita alle imprese il successivo mese di giugno. La Regione deve ancora versare ad Atac circa 4,5 mln relativi a lavori effettuati prima dell'ingresso nella procedura di concordato preventivo. Di questi circa 1,4 mln sono stati richiesti da Atac alla Regione nel maggio 2017. Se tali importi fossero stati tempestivamente riconosciuti Atac avrebbe provveduto al pagamento delle ditte costruttrici". Insomma, Atac il suo compito l'ha assolto, se la Regione "dimentica" 4,5 milioni lei non può pagare.

Decisamente diversa la versione dalle parti di via della Pisana, dalla quale la Regione Lazio sottolinea, attraverso una nota, come non ci sia nessun debito, ma anzi, sia proprio la Regione a vantare un credito verso Atac: "In merito alla nota diffusa da Atac con la quale si fa riferimento alle risorse per i lavori del nodo Flaminio, la Regione Lazio ribadisce che non solo non esiste alcun debito nei confronti dell’azienda capitolina dei trasporti, ma che l’amministrazione regionale è tuttora creditrice nei confronti della stessa. Circostanza peraltro già resa nota ad Atac: l’amministrazione regionale, infatti, lo scorso 13/9/2017 comunicava ad Atac di vantare un credito nei confronti della stessa di quasi 124 milioni di Euro. Con tale nota la Regione comunicava, inoltre, la compensazione di ogni debito con Atac, fino all’estinzione di tale credito. In questo quadro si inseriscono anche le varie liquidazioni relative ai pagamenti del nodo Flaminio e degli altri cantieri avviati sulle ex concesse".

Una risposta colpo su colpo, che smonta l'accusa di Atac, acuendo, per l'ennesima volta, lo scontro e la distanza di vedute tra Raggi e Zingaretti: "La Regione Lazio, peraltro, non potrebbe in alcun modo effettuare un pagamento a favore di un soggetto risultante debitore della stessa Amministrazione regionale - conclude la nota - come prescritto dall’art.6 della l.r. 8/2010, che impone l’applicazione dell’istituto della compensazione. Gli squilibri finanziari di Atac, quindi, non possono essere in alcun modo riconducibili alla Regione Lazio".

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