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Roma
Sfattoria degli ultimi, le associazioni ad adiuvandum: “La Regione è sparita”

Attivisti in piazza contro l'abbattimento dei 140 animali della Sfattoria durante la nuova udienza del Tar del Lazio. E parte la protesta per la mancata convocazione agli esami per formare il giudizio con la tardiva costituzione della Regione.

“Abbiamo eccepito la tardività di tale costituzione e ci siamo opposti alla sua ammissibilità e il Tar ne ha preso atto», ha spiegato l’avvocato Giuseppe Calamo, che rappresenta le associazioni. “Da parte sua, il Commissario per la lotta alla peste suina africana è rimasto fuori dal processo, non essendosi costituito. Ora aspettiamo di capire come evolverà il procedimento”.

“Dalla Regione nessuna riposta dopo l'udienza del 13 agosto”

Durante la nuova udienza, ad aizzare la protesta delle associazioni intervenute ad adiuvandum nella controversia tra l’Asl Roma 1 e la titolare della Sfattoria, è stato il ritardo della costituzione da parte della Regione Lazio, che ha presentato una memoria solo poche ore prima della nuova udienza. La conferma della tutela cautelare contro gli abbattimenti richiesta nell'udienza del 13 settembre scorso, e che era già stata disposta col decreto del 19 agosto, che prevedeva la possibilità per le associazioni di partecipare “in contraddittorio” agli esami e alle valutazioni necessari per formare il giudizio, non ha visto infatti alcuna convocazione nelle settimane successive.

“Si ufficializzi ruolo e status dei santuari per animali”

“Auspichiamo che gli animali della Sfattoria abbiano salva la vita e, al tempo stesso, che il legislatore arrivi finalmente a ufficializzare il ruolo e lo status dei santuari per animali, in modo da evitare in futuro che possano riproporsi situazioni di questo genere”, hanno commentato le associazioni al termine dell’udienza, contestando punto per punto la fondatezza del provvedimento dell'Asl 1 che prevede l'abbattimento degli animali.

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