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Roma
“Siamo fascisti comandiamo noi”. Raid contro il Pd, la Digos a Forza Nuova

Nella mattinata di giovedì, agenti della Polizia di Stato della Digos di Roma hanno dato esecuzione ai decreti di perquisizione emessi dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma a carico di 4 militanti di Forza Nuova, indagati a seguito del violento raid perpetrato nella notte del 1 luglio scorso in danno della sede del Partito Democratico di via Chiovenda.

Nel corso del blitz, dopo aver imbrattato con scritte inneggianti al fascismo le mura della sede del P.D., avevano sottratto la bandiera della vicina sede di Rifondazione Comunista e Potere al Popolo.

Nella circostanza avevano anche minacciato i presenti all’interno della citata sede al grido “Qui comandiamo noi…siamo fascisti…se avete qualche problema uscite fuori …siamo fascisti…comandiamo noi”.

A seguito dell’indagini,  tra gli autori dell’azione criminosa venivano individuati i soggetti sottoposti a perquisizione, tutti già conosciuti per l’appartenenza al movimento di estrema destra Forza Nuova. Durante le perquisizioni veniva sequestrata una mazza da baseball con le scritte “DUX MUSSOLINI” ,  “Boia Chi Molla” e l’immagine del Duce e del fascio littorio, un casco con impressa una svastica, alcuni coltelli nonché altro materiale con simbologia fascista.

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