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Roma
Siccità a Roma, il Governo al fianco di Zingaretti. Raggi e Acea sanzionati

Siccità a Roma, nella battaglia politica tra il Governatore Zingaretti e il sindaco Raggi, costruita sulla pelle dei romani e formalmente per la salvezza del lago di Bracciano, interviene il ministro dell'ambiente Galletti che si schiera con la Regione a avverte Acea e Comune di Roma, minacciando punizioni severe per chi sottrae acqua al lago.


In audizione alla Commissione Ambiente Galletti non risparmia l'affondo contro il Comune di Roma e la partecipata Acea: “La situazione di Roma è allo stato quella che preoccupa maggiormente. E' chiaro a tutti che una parte consistente dei problemi della capitale e dei rischi che oggi corre siano da ricollegare alle intollerabili perdite di rete che caratterizzano la sua infrastrutturazione idrica. Questo è un problema antico su cui una volta per tutte finalmente intervenire".
Per il ministro ci “sono 21 milioni di euro i fondi destinati alla regione Lazio nel quadro di un più ampio 'piano di sostituzione delle reti' previsto nell'ambito della programmazione dei fonti sviluppo e coesione. Credo che questo sforzo del governo e del mio ministero - ha detto il ministro - possa e debba essere un volano per gli investimenti ai quali i soggetti gestori e le Regioni dovranno concorrere".

Secondo Galletti "per affrontare la situazione occorre realizzare nuovi invasi e promuovere l'uso sostenibile della risorsa idrica, sia nell'irrigazione che nell'uso potabile. L'analisi del quadro delle attuali disponibilità idriche e degli interventi migliorativi attivati ed attivabili, ha condotto come noto all'identificazione delle condizioni di severità idrica alta limitatamente alla Regione Lazio, Umbria e Marche. Ciò consentirà l'eventuale attivazione delle procedure a sostegno del settore agricolo nonché la richiesta di concessione dello stato di emergenza su impulso regionale"

E a proposito della captazione “selvaggia” di Acea, Galletti avverte: "Una cosa posso assicurare: agiremo con la massima severità per punire chi sottrae acqua preziosa al lavoro di Bracciano. Il mio ministero ha già chiesto ad Ispra di fornire il proprio supporto tecnico sullo stato ambientale del lago. Proprio in queste ore inoltre ho chiesto con una lettera indirizzata ai Cutffaa, i carabinieri forestali, e al Noe, di indagare sul fenomeno dei prelievi illeciti del lago".

Poi, con “particolare riferimento al lago di Bracciano, questo si trova nella più grave emergenza idrica mai registrata nell'Italia centrale". "Proprio ieri - ha aggiunto il ministro - si è tenuta una riunione dell'osservatorio sull'Appennino centrale chiamato ad affrontare le azioni rivolte alla salvaguardia del lago. Le regioni del distretto hanno illustrato la situazione di severità idrica in atto sul proprio territorio. Sulla base dei dati aggiornati al 24 luglio 2017, il quadro di severità idrologica è confermato elevato. In particolare - ha sottolineato il ministro - è confermato il livello di severità idrica elevata per le regioni Lazio, Umbria e Marche, limitatamente all'Ato numero 1 di Pesaro e Urbino. Per quel che riguarda la regione Lazio, con riferimento alla crisi idrica dell'Ato 2 Lazio centrale, la Regione Lazio ha confermato che è in corso un confronto con il comune di Roma e il gestore Acea Ato 2, e si stanno verificando tutte le possibile soluzioni al fine di trovare un punto di equilibrio tale da assicurare un accettabile livello di servizio per i cittadini mitigando quanto più possibile i disagi". L'osservatorio - ha spiegato ancora Galletti - ha deciso l'ulteriore diminuzione delle portate emunte dallo stesso lago di Bracciano che sono passate, secondo quanto comunicato da Acea, da 1.300 a circa mille litri al secondo. Il gestore ha evidenziato un recupero di circa 105 litri al secondo dal controllo delle perdite su manufatti idraulici e un recupero di circa 180 litri al secondo dalla ricerca delle perdite occulte di rete".

LA RAFFICA DI INDENDI
"Non risulta ancora possibile una precisa quantificazione dei danni sicuramente copiosi e riguardanti una vasta zona della pineta". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti in audizione al Senato in riferimento al rogo di Castel Fusano che, "nonostante i tempestivi interventi attuati, ha messo in allarme tutta la popolazione residente. In concomitanza con le operazioni di spegnimento, i Carabinieri di Ostia hanno tratto in arresto un presunto piromane di ventidue anni, la cui posizione è al vaglio degli organi inquirenti. La Questura ha inviato, in diverse occasioni - ha aggiunto - personale dipendente per concorrere alle operazioni di ordine e di sicurezza pubblica sia nel capoluogo che nella provincia. In particolare, sono state effettuate operazioni di evacuazione di stabili ritenuti a rischio, cinturazioni di zone e interdizione della circolazione veicolare e pedonale per garantire l'incolumità delle persone e permettere ai Vigili del Fuoco di operare nelle migliori condizioni possibili. Già in data 7 giugno 2017, la Prefettura di Roma ha comunicato a tutte le istituzioni territorialmente competenti le linee guida per l'organizzazione delle attività di sorveglianza, vigilanza e spegnimento degli incendi. Ci sarà tempo per discutere e verificare eventuali carenze e difficoltà operative - ha concluso il Ministro - oggi siamo tutti impegnati per l'emergenza a fianco degli operatori e delle comunità colpite dai criminali piromani".

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