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Roma
Spiaggia sul Tevere, Raggi lascia i romani senza cibo: al Tiberis manca il bar

di Federico Bosi

Lettini, sdraie, ombrelloni (pochi), tavolini e due campi da beach volley: domenica ha ufficialmente aperto Tiberis 2019, la spiaggia sul Tevere sotto ponte Marconi. Ma la Raggi lascia i romani senza acqua e cibo: niente piscina e manca ancora il bar. “Bagnanti” furiosi.

 

Il Tiberis è solo l'ultimo capitolo del “triangolo amoroso” tra M5S, Raggi e Roma. La spiaggia tanto voluta dal sindaco è finalmente diventata realtà sabato, con l'inaugurazione, salvo poi aprire ufficialmente domenica 4 agosto. La struttura però, che resterà aperta tutti i giorni, domeniche e festivi inclusi, dalle 8 alle 20, fino al termine di ottobre, è lo specchio di un'amministrazione pentastellata che fa spesso i passi più lunghi delle proprie gambe, vedendosi poi costretta a tornare indietro per sanare gli errori compiuti. La spiaggia infatti è sì stata aperta, ma senza piscina, come lo scorso anno, e ancora senza il chiosco-bar promesso e sbandierato. E i romani non l'hanno presa benissimo.

“Abbiamo deciso di venire per curiosità – raccontano Francesco ed Ilaria, giovane coppia della zona – e per far stare nostra figlia di 4 anni un po' all'aria aperta. L'anno scorso non eravamo riusciti a passarci e quest'anno abbiamo scelto il primo giorno utile per venire. Ci siamo trovati bene anche se qualche c'è ancora tantissimo da fare. Manca assolutamente un bar, un posto dove poter mangiare qualcosa e dove poter bere qualcosa di fresco. In più il Comune dovrebbe aumentare l'ombra perché ce ne è troppa poca, soprattutto per chi come noi viene qui con i figli piccoli”.

Poi c'è chi vede il Tiberis come lo specchio dell'amministrazione Raggi: “Il posto è carino ed è stata riqualificata una zona inutilizzata ma manca un bar e ci sono pochi ombrelloni – spiegano Agnese ed Arianna, due ragazze di 27 e 28 anni -. Questo è il classico atteggiamento dell'M5S: c'è sempre qualcosa che manca ad una loro 'opera'. La spiaggia è lo specchio dell'amministrazione Raggi: prima fai una cosa fatta male, arrangiata e scriteriata, e dopo piano piano cerchi di sistemare. Però nel frattempo puoi sbandierare al mondo intero che tu il tuo dovere l'hai fatto. Male, ma l'hai fatto”.

C'è anche chi viene da fuori Roma a prendere il sole sotto ponte Marconi come Marco, 65 anni: “Vivo in campagna fuori città ma fino a qualche anno fa abitavo a viale Marconi quindi conosco benissimo questa zona. L'anno scorso sono venuto diverse volte al Tiberis e mi sono trovato sempre molto bene. Quest'anno, forse perché è il primo giorno, è tutto ancora molto indietro. Non c'è neanche un posto dove prendere un panino e una cosa bella fresca da bere. L'anno scorso c'era un chiosco anche abbastanza fornito. Il Comune corra ai ripari al più presto”.

Infine c'è Daniele, 30 anni, anche lui di Marconi. Il ragazzo vede gli investimenti privati come unica soluzione per poter far si che questo posto possa veramente essere meta di romani e turisti: “Senza un ingente investimento privato è impensabile far più di così. Il Comune, con i bilanci che si ritrova, non poteva fare di più. Raggi faccia investire tanti soldi ai privati sul Tiberis e vedrà che la spiaggia inizierà a riempirsi in maniera massiccia”.

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