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Roma
Stadio Roma, De Vito torna in libertà: "Affronterò il processo da uomo libero"
Marcello De Vito

Marcello De Vito, l'ex presidente Consiglio Comunale arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo con l’accusa di corruzione a marzo scorso in uno dei filoni dell’inchiesta sul nuovo stadio della As Roma, torna in libertà. Lo ha deciso il tribunale di Roma accogliendo un'istanza dell'avvocato Angelo Di Lorenzo.

De Vito era stato arrestato il 20 marzo scorso insieme al suo ex socio Camillo Mezzacapo. Dopo tre mesi di carcere, l'ex presidente del Consiglio Comunale aveva ottenuto il 5 luglio i domiciliari dal gip. Sul suo arresto lo scorso agosto si era espressa la Cassazione che nelle motivazioni della sentenza che aveva annullato con rinvio la decisione del tribunale della Libertà aveva definito le accuse come "congetture" che non sarebbero dimostrate da "dati indiziari" in grado di dimostrare il loro collegamento con il "metodo corruttivo" promosso, secondo la Procura, dall'imprenditore Luca Parnasi.

Il processo per De Vito è stato fissato con rito immediato per il prossimo 4 dicembre

Stadio Roma, De Vito: "Affronto processo da uomo libero"

"Oggi posso affrontare il processo da uomo libero con la serenità e la consapevolezza della liceità delle mie condotte e con piena fiducia nella processo e nella magistratura". E' il primo commento di Marcello De Vito, tornato in libertà dopo l'arresto del 20 marzo scorso. "Finalmente il mio corpo può ricongiungersi con il mio spirito che è sempre rimasto libero nonostante la mia condizione", ha aggiunto De Vito.

Stadio Roma, ipotesi ritorno alla presidenza dell'Aula per De Vito

Dopo che il Tribunale di Roma avrà notificato alla Prefettura il provvedimento di avvenuta scarcerazione di Marcello De Vito, per lui potrà partire l’iter che lo porterà a riprendere - salvo una sua rinuncia - il posto di presidente del Consiglio Comunale di Roma. La maggioranza M5S, infatti, non ha mai portato in Aula il provvedimento di decadenza di De Vito da consigliere comunale, dato che alcuni consiglieri pentastellati temevano possibili ricorsi giudiziari e contabili dopo un'eventuale scarcerazione, come ipotizzato in un parere legale redatto nei mesi scorsi dagli uffici del Campidoglio.

Come previsto dalla legge Severino all’articolo 11 comma 6, la sospensione temporanea del mandato negli enti locali “cessa”, tra l'altro, nel caso in cui "venga meno l'efficacia della misura coercitiva". Dopo la comunicazione della Prefettura al Campidoglio la pratica passerà al segretariato dell’Aula. Proprio la mancata decadenza di De Vito ha portato nei mesi scorsi a due avvicendamenti alla guida dell’Aula Giulio Cesare, che prima è stata affidata al pentastellato Enrico Stefano e poi a Sara Seccia, sempre però con funzioni di presidente vicario.

Stadio Roma, De Toma (M5S): "De Vito dimostrerà sua estranietà"

"La notizia del ritorno alla libertà e della revoca degli arresti domiciliari a Marcello De Vito mi riempie di gioia. Da amico, infatti, sono convinto che sarà in grado di dimostrare la sua estraneità ai fatti. Sono ancora più contento inoltre del fatto che non dovrà andare a 'chilometri di distanza da Roma' come tanti sostenevano, ma potrà andare a testa alta nella sua Roma. Chi ha dubitato ora forse dovrà scusarsi pubblicamente nei confronti di quel Movimento serio e onesto". Lo afferma l'esponente M5S Massimiliano De Toma.

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