Roma
Strage di Latina, funerali delle bambine: la madre resta in terapia intensiva
I funerali di Alessia e Martina Capasso a Cisterna di Latina. L'ultimo addio alle due bambine uccise dal padre carabiniere
Cisterna di Latina in lutto per i funerali di Alessia e Martina Capasso, uccise dal padre carabiniere lo scorso 28 febbraio.
Ad attendere le bare bianche delle due piccole vittime, fuori dalla parrochia di San Valentino, migliaia di persone con palloncini rosa e bianchi. Davanti alla chiesa, la diocesi che Antonietta Gargiulo, madre di Alessia e Martina, frequentava con le figlie, due enormi cuori in ricordo delle bambine.
Il comune di Cisterna di Latina ha proclamato il lutto cittadino e molti negozi sono rimasti chiusi. Anche lo stabilimento Findus dove lavorava Antonietta non ha aperto, nella mattina di venerdì, per permettere ai dipendenti di dare l'ultimo saluto alle piccole vittime.
Dalla scuola frequentata dalle bambine è partita una navetta coi compagni di classe di Martina e Alessia, mentre altri bambini già aspettavano l'inizio delle esequie.
"Alessia il prossimo 6 maggio avrebbe dovuto fare la cresima e Martina a settembre avrebbe dovuto iniziare il catechismo. Ora tutto è finito ma è davvero così? Sono circa cinquanta anni che sono sacerdote ed ho celebrato tanti funerali di persone morte per qualsiasi causa, qualcuno potrebbe pensare che ormai sono abituato ai funerali e alla morte ma no, non sono abituato”, ha esordito così il prete di Cisterna di Latina, affranto per l'uccisione delle bambine.
Don Livio Fabiano ha pronunciato l'omelia nella piccola chiesa del quartiere: "Avremmo potuto celebrare le esequie altrove in uno spazio più capiente - ha aggiunto il sacerdote - ma abbiamo scelto di farlo in chiesa perché questo è un luogo familiare per Alessia e Martina”.
Contestato da alcuni fedeli presenti alla messa, il parroco ha chiesto di pregare anche per Luigi Capasso, l'autore della strage di Cisterna di Latina. "La famiglia lo ha perdonato", spiega dall'altare.
La madre delle bambine non ha potuto partecipare alle celebrazioni perché si trova tutt'ora al reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Camillo di Roma. Antonietta ha scoperto soltanto giovedì della morte delle sue due figlie. La donna, monitorata da un team di psicologi, ha affermato di non ricordarsi nulla dell'aggressione di suo marito.
Luigi Capasso ha prima sparato a lei per tre volte, poi è salito in casa per uccidere nel sonno le figlie di 7 e 13 anni. Il carabiniere si è infine tolto la vita, dopo ore dall'assassinio delle piccole.