Tangenti ai militari, manette a Ciampino. Appalti dorati con l'Aeronautica - Affaritaliani.it

Roma

Tangenti ai militari, manette a Ciampino. Appalti dorati con l'Aeronautica

Il blitz dei militari del Noe del colonnello Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo che arrestò Totò Riina, è scattato all'alba, in collaborazione con il comando Carabinieri per l'Aeronautica militare e i comandi provinciali dell'Arma di Roma e Latina. Numerose le perquisizioni eseguite in diverse città.

Secondo gli inquirenti, l'operazione ha consentito di "disarticolare un sodalizio criminale composto da imprenditori e dipendenti civili e militari del 2/o Reparto Lavori Genio dell'Aeronautica militare di Ciampino". Questi, attraverso quello che gli investigatori definiscono un "Consolidato sistema corruttivo", avrebbero "sistematicamente alterato le gare d'appalto, per un valore di quasi nove milioni di euro, bandite dall'ente ed inerenti la manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici adibiti a vari usi ubicati presso diverse installazioni dell'Aeronautica militare".
"Piena fiducia nell'operato della Magistratura" viene espressa in una nota dall'Aeronautica militare in riferimento all'operazione in corso da parte dei carabinieri del Noe "volta a verificare la correttezza di alcuni atti amministrativi, presso il Reparto Genio dell'Aeronautica Militare di stanza a Ciampino".

Le attività svolte all'interno della base di Ciampino da parte dei componenti della presunta associazione per delinquere scoperta dai carabinieri del Noe sono sempre state oggetto di intensi contatti telefonici tra gli indagati, i quali, sottolinea la procura di Velletri, "seppure con un linguaggio criptico, commentano la buona riuscita delle operazioni, superando le difficoltà che di volta in volta si presentavano". È il caso, rilevano gli inquirenti, di "un episodio in cui Fabrizio Ciferri, costretto a nascondersi repentinamente per l'arrivo di un militare di guardia, ha strappato per errore le buste contenenti le offerte ed ha comunicato al tenente colonnello Malzone di aver risolto l'inconveniente utilizzando della colla".
Oppure di quando, bloccato all'esterno della base poichè i militari addetti al servizio di guardia non volevano farlo entrare, ha fatto intervenire direttamente l'ufficiale per giustificare l'entrata. Tra le varie gare incriminate gli inquirenti ricordano quella bandita per l'aeroporto di Capodichino in cui l'imprenditore Antonio Chiaro (ai domiciliari), titolare di una società edile, è stato contattato da Fabrizio Ciferri per la necessità di modificare la sua offerta, così da renderla più competitiva rispetto alle altre. Ciferri, "ricorrendo ad un linguaggio fatto di allusioni e di parole in codice, ha comunicato all'imprenditore di non poter vendere la 'macchinà a meno di 'trentacinquemila euro virgola quattro quattro quattro quattrò. La circostanza che l'imprenditore si sia aggiudicato quella gara proprio con la percentuale di ribasso menzionata da Ciferri rende palese - annota la procura di Velletri - la condotta illecita".