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Roma
Taxi spariti a Roma, “subito aumentare le licenze del 20%”. E' la legge
Lunghe attese per i taxi

Taxi introvabili a Roma, dal Codacons nuova denuncia sui tempi di attesa alla stazione Termini: “Scene da Terzo Mondo con gente in attesa per ora. E' un colpo al turismo, aumentare subito le licenze di almeno il 20%”.

"Ancora scandalo taxi nella Capitale, ancora code di viaggiatori in attesa sotto il sole a picco sulla Capitale". E' questa la denuncia del Codacons che, in un comunicato parla dell'assenza di vetture a Roma. "Incredibile assenza di taxi disponibili nei punti strategici della mobilità capitolina: è quanto accaduto oggi in Via Marsala, davanti alla Stazione Termini, con temperature cocenti e attese da brividi per una vettura. Un fatto ormai diventato abituale e che invece rasenta l’assurdo: le code di cittadini e turisti in attesa di un taxi alla Stazione Termini, oltre a restituire una immagine vergognosa di Roma, rappresentano una violenza nei confronti degli utenti, privati di un servizio essenziale e del loro diritto alla circolazione".

"Scene di disordinata quotidiniatà senza che nessuno muova un dito"

Eppure, si legge ancora nel comunicato, "nonostante scene del genere si ripetano quotidianamente e la carenza strutturale di taxi abbia raggiunto livelli oramai insostenibili, nessuno muove un dito: non il sindaco Gualtieri, le cui ricette per risolvere l’emergenza hanno fallito clamorosamente e di cui ormai non si sente quasi più parlare; e neanche i tassisti, come al solito fermi nell’opposizione a qualsiasi misura e qualsiasi soluzione per invertire la tendenza. Sembra che a tutti vadano bene queste scene da terzo mondo: in diverse città si assiste da tempo al deprimente spettacolo di code infinite di utenti in attesa di una auto bianca presso stazioni ferroviarie e aeroporti, posteggi per tassisti inesorabilmente vuoti e i pochi taxi in circolazione tutti occupati e non in grado di accogliere nuovi clienti".

La soluzione prevista dalla legge: "Aumentare le licenze del 20%"

"Per risolvere il problema bisognerebbe aumentare di almeno il 20% il numero di licenze a Roma e nei Comuni a forte vocazione turistica, ma nessuna amministrazione, e ancor meno il Governo, ha il coraggio di opporsi alla lobby dei tassisti che da sempre osteggia qualsiasi incremento dei taxi in circolazione così da garantire lauti guadagni ai pochi che possiedono una auto bianca. Eppure in base alle legge sono proprio i Comuni – e quindi, il sindaco Gualtieri – ad avere l’obbligo di garantire sul territorio un adeguato servizio di trasporto pubblico non di linea; ecco perché le carenze attuali sono addebitabili alle amministrazioni locali che ormai da diversi anni non pubblicano bandi di concorso per assegnare nuove licenze".

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