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Roma
Termini, accoltellato da 3 nordafricani. Rampelli: “Stazione in mano a mala”

Alla stazione Termini è stato accoltellato un uomo di 46 anni originario di Milano che si trovava a Roma per lavoro. Ad aggredirlo sono stati tre uomini nordafricani lo hanno colpito con dei fendenti, per poi fuggire. Sono stati rintracciati dalla Polizia e arrestati. Arturo Luca Battisti, il 46enne, è ricoverato in fin di vita all'Umberto I. Sulla questione è intervenuto il deputato Rampelli, Fdi: “Termini è in mano alla malavita”.

Il fatto è avvenuto domenica scorsa. Arturo si trovava già da alcuni giorni a Roma per motivi di lavoro. Si trovava nella stazione e stava per comprare da mangiare presso un fast food quando, intorno alle 23, è stato raggiunto dai tre rapinatori che lo hanno circondato e gli hanno sottratto il telefono e 20 euro. Arturo ha tentato di opporre resistenza e allora è stato colpito all'addome e al torace tre volte. I tre poi sono scappati: Arturo ha cercato di inseguirli ma si è subito accasciato per le ferite riportate.

Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato d'urgenza Arturo all'Umberto I, dove è stato sottoposto a un intervento. L'uomo è in condizioni critiche, ed è in prognosi riservata. Arturo, che ora si trova in terapia intensiva, non sarebbe stato colpito al cuore né al fegato, eppure i medici non escludono che possano essere compromesse le sue funzioni vitali. 

L'arresto

Sono arrivate anche delle volanti della Polizia che hanno cominciato le indagini per trovare i tre aggressori. Alla fine sono riusciti a rintracciarli grazie ai video delle telecamere di sorveglianza della stazione e ad arrestarli poco dopo l'aggressione.

Si tratta di tre nordafricani, di 40, 31 e 19 anni, tutti senza fissa dimora e già noti perché frequentatori della stazione e con precedenti. Per i tre è scattata l'accusa di tentato omicidio e rapina aggravata in concorso, e il pm ha chiesto la convalida del fermo.

Rampelli: “Mancano i controlli”

“L'episodio - ha detto il deputato Rampelli - denota la perdurante assenza di controlli da parte del sindaco Gualtieri. Sono anni che denunciamo la spirale di violenza e degrado nella stazione della capitale d’Italia, che è peraltro più grande d’Europa. Manca la prevenzione e il capillare controllo di un territorio che sta sfuggendo alla legalità. Girare alla Stazione Termini e l’Equilino - ha aggiunto Rampelli - significa attraversare strade tra spacciatori, trans che si prostituiscono, ubriachi, senzatetto, nomadi che fanno accattonaggio”.

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