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Roma
“Totò genio” in mostra a Roma: foto, costumi e racconti a 50 anni dalla morte

Il principe De Curtis continua a vivere, nonostante siano passati 50 anni dalla sua scomparsa. L'immortale Totò torna in una mostra dedicata, che sbarca al Museo di Roma Trastevere.

 

Dal 20 ottobre al 18 febbraio 2018 l'esposizione denominata Totò Genio, organizzata da Alessandro Nicosia e curata da Vincenzo Mollica, raccoglierà documenti, disegni, costumi e fotografie di una vita. Istallazioni e testimonianze per tornare indietro nel tempo, tra le passioni e gli amori del maestro. Realizzata a cinquant’anni dalla sua scomparsa la mostra presenta al pubblico Antonio de Curtis, in arte Totò, un artista a tuttotondo e una figura poliedrica, non solo attore di cinema e teatro, ma poeta e autore di canzoni indimenticabili. In Totò Genio, si possono ammirare i disegni realizzati da Pier Paolo Pasolini per la Terra vista dalla luna, episodio del film Le streghe interpretato da Totò, i disegni di Federico Fellini, fino ad arrivare a quelli realizzati negli anni ’50 da Ettore Scola per la rivista satirica Marc’Aurelio. E ancora sono esposti i disegni realizzati da fumettisti celebri come Crepax, Pratt, Manara, Onorato e Pazienza, una serie di fotografie che ritraggono Totò insieme ai grandi personaggi del Novecento e una poesia scritta da Paolo Conte e dedicata al grande interprete napoletano. Un’ampia sezione della mostra è dedicata alla sua carriera nel cinema, che lo ha visto protagonista di 97 film, ripercorsi attraverso i manifesti e le fotobuste che lo hanno reso celebre al grande pubblico. Forte ed indelebile anche il suo legame con Napoli, la sua città d’origine, e il suo grande amore per gli animali, in particolare per i cani, passione che condivideva con la sua compagna Franca Faldini. Attraverso foto private, documenti originali e giornali d’epoca viene descritto un Totò più privato, l'uomo inedito dietro l'artista. "Per me - ha raccontato la nipote Elena Alessandra Anticoli - portare nonno anche a Roma mi sembra di vederlo passeggiare per le strade, quando non aveva una lira in tasca. Gioia e dolore Roma, la sua città di adozione. Tutta Italia è una famiglia per lui. Giustamente Napoli è il posto dove viene più amato. Ma è amato ovunque".

Chiude la mostra la sezione "Nessuno mi ricorderà", dedicata ai suoi funerali, che furono tre; il primo a Roma, il secondo a Napoli e il terzo nel Rione Sanità di Napoli, in cui era nato. Attraverso fotografie, filmati storici provenienti dall’Archivio Luce e dalla Rai, giornali e ricordi, sarà raccontato l'addio che Napoli ha rivolto al suo più grande artista.

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