Roma
Trasporti a Roma, se Atac non funziona è colpa della Regione. Parola di Meleo
L'assessore alla Mobilità: “Contributi ridotti a vantaggio di Cotral”
L'assessore capitolino alla Mobilità Linda Meleo è tornata a parlare di Atac e del debito di 1,3 miliardi che affossa la municipalizzata dei trasporti in Commissione Lavori Pubblici del Senato. Oltre alle passate (mala) gestioni, il Campidoglio punta il dito contro la Regione Lazio, colpevole – a dire dell'assessore – di aver ridotto il contributo del fondo trasporti a beneficio di Cotral.
“Il comune di Roma sta spendendo tutte le risorse possibile per riportare Atac a offrire servizi di livello adeguato, ma è necessario che anche le altre istituzioni facciano altrettanto. Il fondo nazionale dei trasporti deve essere rimpinguato, negli ultimi anni ha subito contrazioni importanti e le amministrazioni locali ne hanno pagato le conseguenze – ha dichiarato Meleo - I contributi al fondo trasporti di Roma Capitale si sono progressivamente ridotti, sotto la giunta Polverini, quasi allo zero. Inoltre la Regione ha preferito investire, a scapito di Atac, nella sua azienda di trasporti, Cotral”.
A vantaggio della propria tesi, Meleo ha portato i dati: “Ha dato negli ultimi 4 anni 640 milioni di euro ad Atac per un servizio prestato di 182 milioni chilometri percorsi, nello stesso periodo Cotral riceveva dalla Regione 932 milioni a fronte di 76 milioni di chilometri di servizio. Anche di recente l’atteggiamento della Regione rispetto ad Atac è stato acutizzato: Cotral ha ceduto i crediti che vantava verso Atac alla Regione, che ha pensato bene di compensarli non pagando il contratto di servizio con Atac rispetto alle ferrovie concesse, operazione anche piuttosto dubbia”, ha dichiarato.
La questione del debito dell'azienda, però, non è potuto passare in secondo piano. L'assessore ha ricordato che con l'avvio del percorso del concordato per Atac il Campidoglio ha inviato le carte in Procura perché venga stabilita la responsabilità della disastrosa condizione aziendale.
“I debiti che la municipalizzata ha verso Roma Capitale sono stati determinati a una gestione amministrativa e gestionale dell’azienda non orientata a risolvere le sue inefficienze croniche. Dopo il 2010 e la fusione delle tre aziende che si occupavano di trasporti, ci sono state ricapitalizzazione, conferimento di beni strumentali, che hanno comportato negli anni successivi un peggioramento del conto economico. Sono state scelte di breve periodo non affiancate d’azioni di ristrutturazione aziendale. Ci sono state nel corso degli anni poi iniezioni di denaro una tantum attraverso ‘contributi straordinari’. Questo rapporto malato è stato frutto di logiche diverse da quelle della gestione efficace e efficiente dell’azienda. È dunque evidente che su queste partite le amministrazioni del passato hanno responsabilità precise”, ha affermato Meleo davanti alla Commissione.
In tarda serata la Regione Lazio ha diffuso una nota chiarificatrice dando una stoccata al Campidoglio riguardo alle accuse riguardanti i fondi del servizio Cotral: "In relazione a quanto riferito dall'assessore capitolino Meleo sulla differenza di risorse tra Cotral e Atac, si ricorda che il servizio extraurbano, gestito da Cotral e da Trenitalia, che sono anche a servizio dei cittadini romani (quasi il 50% dei treni chilometro del contratto di servizio con Trenitalia è svolto all'interno del nodo di Roma realizzando un servizio di tipo metropolitano, con frequenze fino a 7,5 minuti), è invece un servizio di esclusiva competenza regionale, finanziato prevalentemente con risorse proprie e solo parzialmente con risorse dal fondo nazionale trasporti (40%)".
Non mancano, inoltre, precisazioni riguardo ai fondi destinati ad Atac: "L'attuale Amministrazione regionale ha avviato sin dal primo anno del suo insediamento una nuova stagione di trasparenza e certezza nelle risorse destinate al Comune di Roma per la gestione del Tpl. Se nel 2013 la voce relativa ai trasferimenti del Fondo nazionale destinati dalla Regione Lazio al Campidoglio era infatti pari a zero, tali risorse sono state individuate e saldate immediatamente dall'amministrazione attuale in 240 milioni di euro totali per il 2013 e 2014 - ha precisato la Pisana - Per gli anni successivi le risorse destinate al Tpl di Roma sono state aumentate a 325 milioni di euro l'anno per la Capitale, di cui 240 milioni per il Tpl e 85 pari al valore del Contratto di servizio per la gestione delle ferrovie ex concesse Roma-Civita Castellana-Viterbo, Roma-Giardinetti e Roma-Lido. Si tratta di risorse pari a circa il 60% del fondo destinato alla Regione Lazio".
La Regione ha inoltre sottolineato come le risorse dei fondi nazionali destinati ai trasporti nella Regione siano stati tagliate del 40% - da 969 a 575 milioni di euro l'anno - per il pagamento dei contratti di servizio in essere con Trenitalia, Cotral e Atac. "Solamente nel primo anno dell'attuale amministrazione sono stati stanziati 1,2 miliardi di euro per la gestione del Tpl capitolino e per il pagamento di debiti verso Atac. Risorse che sono continuate ad arrivare nelle casse capitoline anche negli anni successivi e alle quali si aggiungono 54 milioni di euro per la mobilità sostenibile, ancora non impegnati dal Campidoglio, del settembre 2016 di cui 14 milioni per tecnologie per la mobilità urbana di Roma, 20 milioni per i nodi di scambio dell'area metropolitana di Roma, 20 milioni per l'acquisto di nuovi autobus elettrici e a metano. Per il completamento della linea C della Metropolitana di Roma sono stati stanziati 112,3 milioni di euro, 180 milioni per l'ammodernamento della Roma-Lido e per l'acquisto dei nuovi treni per i quali si stanno preparando i bandi di gara, 154 milioni di euro per il raddoppio della ferrovia ex concessa Roma-Viterbo gestita sempre da Atac la cui gara è stata già bandita, 30 milioni di euro per l'acquisto di nuovi treni sempre per l'ex concessa Roma-Viterbo - ha puntualizzato la Regione - circa 20 milioni per la realizzazione della nuova stazione di piazzale Flaminio della Ferrovia Roma-Viterbo, 190 milioni per gli investimenti e manutenzione straordinaria ex concesse, 20 milioni annui per l'aumento della percentuale da riconoscere ad Atac sui titoli Metrebus, il nuovo accordo ha garantito che la percentuale dei ricavi trattenuti da Atac sia salita all'86% rispetto al precedente 70%, 340 milioni di euro relativi all'accordo di salvaguardia per garantire ad Atac la gestione del sistema di bigliettazione integrato Metrebus assicurando ad Atac una invarianza di risorse derivante da bigliettazione, fino al 2019, 99 milioni per prolungamento fino a Casal monastero della metro B, i cui lavori non sono stati mai avviati nonostante l'opera sia stata aggiudicata, 18 milioni per la realizzazione del corridoio della mobilità laurentina, Tor Pagnotta, Trigoria ed Eur, Tor de Cenci".