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Roma
Trinità dei Monti, divieto di sosta. Sgarbi: "Ordinanza di stampo fascista"

Divieto di sosta su Trinità dei Monti, vietato sedersi sulla scalinata di Piazza di Spagna: i vigili fanno alzare romani e turisti, rischiano multe fino a 400 euro. Sgarbi contro l'ordinanza della Raggi: “Eccessiva, divieto di stampo fascista”.

 

"Signore si alzi, c’è un regolamento e non si può stare seduti”, così l'agente della polizia locale ammonisce il cronista dell’Adnkronos. Otto caschi bianchi romani vigilano che nessuno si sieda più sui 135 gradini patrimonio dell'Unesco. La misura è l'effetto delle disposizioni contenute nel nuovo regolamento di polizia urbana approvato dal Campidoglio, che oltre al divieto di mangiare a ridosso dei monumenti, di bere attaccandosi ai 'nasoni' delle fontane, dal 5 luglio dispone, a salvaguardia delle zone monumentali, il divieto, "anche solo di sedersi", spiegano i vigili, in azione sui marmi della scalinata inaugurata nel 1725 da Papa Benedetto XIII. Le sanzioni 'anti-bivacco' variano dai 160 ai 400 euro.

"Va bene la tutela del monumento, ovviamente il fatto che non si possa mangiare sui marmi, ma il divieto di sedersi è davvero eccessivo. Mi sembra un provvedimento di stampo fascista che il Comune sarà costretto a rivedere. Perché da che mondo è mondo il viaggiatore di passaggio si siede sui gradini e si ferma ad ammirare il paesaggio", commenta Vittorio Sgarbi all'AdnKronos.

E sulla proposta avanzata da più parti già nel 2016, a seguito del restauro finanziato dalla 'Maison Bulgari', di chiudere di notte il monumento con una cancellata per proteggere la scultura, Sgarbi dice: "E' una idiozia, la scalinata in quanto tale deve rimanere aperta al passaggio il giorno e la notte".

Vietato sedersi a Trinità dei Monti, Codacons: "Divieto assurdo"

"Un divieto assurdo, ridicolo e inutile che non apporterà alcun beneficio alla città". Così il Codacons boccia senza mezzi termini le disposizioni contenute nel nuovo regolamento di polizia urbana che vietano di sedersi sulla scalinata di Trinità dei Monti. “Mentre la città sprofonda nel degrado l’amministrazione comunale, in preda alla confusione più totale, pensa di irrigidire i divieti nei confronti dei turisti – attacca il presidente Carlo Rienzi –. Peccato che quegli stessi turisti spesso non possono sedersi nelle più belle piazze di Roma perché invase da spazzatura o prese d’assalto dai gabbiani a caccia di rifiuti, o semplicemente perché gli unici posti per sedersi sono i tavoli di costosissimi bar e ristoranti”.

“Ci chiediamo se il Comune non abbia cose più importanti cui pensare, e se davvero sia convinto che il degrado si combatta con divieti così palesemente sbagliati e assurdi che arrecheranno danno all’immagine di Roma agli occhi del mondo” – conclude Rienzi.

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