Roma
"Troppa fretta per il nuovo Stadio". Il progetto all'esame della Regione

Il progetto del nuovo stadio dell'As Roma a Tor di Valle passa alla Regione, che per legge ha la competenza per l'approvazione definitiva e la relazione, con cui il gruppo inter-assessorile del comune di Roma ha concluso la prima parte del lavoro, è stata inviata per conoscenza anche al proponente Eurnova.
Lo rende noto il Campidoglio, precisando che alla Regione, ora titolare della procedura, sono state segnalate, con la relazione, le carenze riscontrate nel progetto definitivo dal gruppo di lavoro formato dai dirigenti apicali di sei assessorati: il progetto consegnato il 15 giugno ha fatto un passo avanti importante rispetto allo studio di fattibilita' e tiene conto delle prescrizioni dettate dalla Assemblea capitolina per il pubblico interesse - spiegano dal Comune - ma il progetto consegnato sconta una certa fretta nella fase finale. Si tratta di un progetto complesso sotto il profilo tecnico e amministrativo e allo stato attuale è chiaro in tutte le sue parti: lo stadio, il business district, il grande sistema ambientale che lo circonda e le infrastrutture per i collegamenti su ferro, stradali, ciclopedonali e di messa in sicurezza idraulica di Decima; dei circa 90 ettari, la metà è destinata a parco e aree verdi, e solo l'11 per cento a edifici.
Il plastico del progetto e tutti i materiali sono esposti alla Casa della città, dove si è anche insediato l'Osservatorio sullo stadio promosso dall'assessorato capitolino alla Trasformazione urbana e dai municipi 9 e 11, e animato dai cittadini più direttamente interessati dalle conseguenze che l'opera produrrà nelle aree limitrofe.
Il gruppo tecnico inter-assessorile restera' attivo per tutto il tempo della durata dei lavori della Regione Lazio, per la disamina del progetto e delle integrazioni che verranno presentate. Nel frattempo, spiega l'assessore alla Trasformazione urbana, Giovanni Caudo, "lavoreremo alla redazione dello schema di Convenzione urbanistica da portare in Assemblea capitolina, se la Regione approverà in via definitiva il progetto. La Convenzione regolera' gli obblighi reciproci tra Roma Capitale e proponente, fissera' i tempi e le fasi di attuazione che, ricordiamo, prevedono che le opere pubbliche siano realizzate contemporaneamente allo stadio", continua Caudo, nella consapevolezza "che si tratta del piu' grande progetto di iniziativa privata in corso in questo momento in Italia e che potrebbe costituire un importante aiuto all'economia romana nel suo complesso. Nello stesso tempo siamo convinti che rigore e cura in ogni passaggio procedurale siano il modo migliore per conseguire i risultati auspicati, per la citta' tutta, per i tifosi della Roma, per gli abitanti dell'intorno", conclude l'assessore, e "per questo continueremo a operare anche in questa fase con rigore e attenzione, come abbiamo fatto sin dall'inizio".