“Vincenzo Di Biase”: i quadri dell'ipnotico matematico esposti alla Camera
La mostra sarà esposta presso la Sala del Cenacolo fino al 27 maggio
Da professore di matematica e fisica ad artista astratto e ipnotico. Vincenzo Di Biase, per 40 anni insegnante al liceo, inizia il suo percorso artistico sul finire degli anni '70. Un'esperienza, iniziata un po' per gioco, che divenne la sua essenza fino alla scomparsa avvenuta nel dicembre del 2020.
Per omaggiare l'artista che ha saputo coniugare matematica e pittura, la Camera dei Deputati ha voluto dedicare una mostra al pittore romano. Ventitré delle sue opere più significative saranno esposte presso la Sala del Cenacolo del Complesso di Vicolo Valdina fino al 27 maggio. L’esposizione rimarrà aperta dal lunedì al venerdì nei seguenti orari: per l'opening il 17 maggio la mostra sarà aperta dalle 17.30-19.30, mentre dal 18 al 26 maggio ore 11.00-19.30, ad esclusione del 27 maggio che la mostra seguirà l'orario 11.00-17.00.
Chi era Vincenzo di Biase
Nasce a Termoli il 10 novembre 1940. Consegue la laurea in Matematica presso l’Università di Roma La Sapienza, dove dal 1970 al 1975 collabora presso la cattedra di Matematica finanziaria ed attuariale. E’ autore di pubblicazioni ed articoli di carattere scientifico e didattico. Insegna per quasi quarant’anni come professore di Matematica e Fisica presso il liceo scientifico Collegio Nazareno di Roma. Inizia il suo percorso artistico alla fine degli anni '70 quasi per gioco.
A partire dalla fine degli anni '80 inizia ad esporre le sue opere. Per oltre tre decenni, fino alla sua scomparsa nel dicembre 2020, Vincenzo Di Biase intraprende un percorso di scoperta di sè e di dialogo con il mondo dei suoi estimatori, a cui dona frammenti della propria anima trasfusi in segni e colori. Molti concordano sul fatto che la sua duplice attività di matematico e di pittore sia stata caratterizzata da un filo conduttore comune. La sua è una pittura complessa e al tempo stesso istintuale, che coniuga la razionalità e la magia di due mondi, quello della scienza e quello dell'arte, antitetici e complementari
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