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Roma
Vincono concorso pubblico ma non vengono assunti, l'M5S Mammì: “Basta precari”

L’Onorevole M5S Stefania Mammì interviene riguardo la petizione lanciata da migliaia di idonei delle graduatorie concorsuali per gli impieghi a tempo indeterminato nelle pubbliche amministrazioni di tutta Italia su change.org, che fa riferimento ai due emendamenti all’art.55 della Legge di Bilancio proposti dal Ministro Speranza, che chiede una modifica nel decreto Milleproroghe.

 

“Il nostro obiettivo dichiarato da sempre è quello di ridurre il precariato e questo è lo spirito con il quale è stato presentato l'emendamento per stabilizzare i precari della Pubblica Amministrazione nella Sanità – interviene l’On. Mammì –. Comprendo però anche le rimostranze delle migliaia di idonei che hanno superato i concorsi e che aspettano da tempo di poter essere assunti. Per trovare una soluzione propongo di aprire un tavolo di dialogo con le rappresentanze sindacali, per trovare una convergenza tra le parti, che tuteli i diritti degli idonei ai concorsi e porti una soluzione al problema del precariato”.

“Tuttavia – prosegue Mammì –, pur accogliendo favorevolmente l’impegno del Ministro Speranza verso la difesa della nostra sanità pubblica, al contempo comprendo le osservazioni sollevate dalla categoria degli idonei ai concorsi, quanto alla necessità di un intervento per rafforzare e migliorare la portata delle modifiche introdotte, per garantire una maggior tutela delle loro posizioni. Nel vostro appello inviato alle istituzioni è stato evidenziato che, tramite la prioritaria stabilizzazione dei precari rispetto allo scorrimento delle graduatorie concorsuali ancora vigenti, si violerebbe il principio del buon andamento della pubblica amministrazione sancito dall’art. 97 della nostra Costituzione, in base al quale per essere assunti a tempo indeterminato bisogna affrontare e superare un concorso pubblico. Comprendo le vostre posizioni e la vostra percezione di vanificazione delle speranze di essere finalmente assunti a tempo indeterminato dopo aver superato con impegno un concorso. Condividendo le osservazioni sollevate dalla categoria, ne proporrei il superamento esaurendo in via prioritaria tutte le graduatorie vigenti in ordine cronologico per la stessa categoria professionale, per poi successivamente, attraverso l’espletamento di concorsi già banditi ma non ancora espletati, e/o l’emissione di nuovi bandi per concorsi pubblici, stabilizzare i precari che abbiano i requisiti e superino il concorso, non il contrario. Risulterebbe controproducente bandire nuovi concorsi e creare ulteriori schiere di idonei, quando invece ci sono già delle graduatorie che possono essere utilizzate a livello regionale”.

“A mio avviso – conclude –, appare comprensibile lo stato di agitazione delle migliaia di idonei che hanno riposto aspettative nei concorsi superati e che aspettano da anni di poter essere assunti nella pubblica amministrazione ma, al fine di evitare una guerra sociale tra poveri e trovare una soluzione condivisa con le parti interessate dalla modifica normativa, proporrei di aprire un tavolo di dialogo con le rappresentanze sindacali, al fine di addivenire ad un testo comune concordato, da presentare nel prossimo intervento legislativo futuro possibile, nel quale stabilire delle salvaguardie per gli idonei e offrendo qualche soddisfazione anche ai precari, per esempio sul piano finanziario, oppure riconoscendogli un valore al servizio prestato agli effetti dei successivi concorsi, anche stabilendo una ragionevole quota per essi riservata”.

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