Violenza su un bimbo disabile. L'orco è un insegnante di sostegno
Caso di pedofilia nella scuola elementare "Bambini del mondo" di Cinecittà Est. Un addetto del personale Aec, Assistenza Educativa Culturale, è stato arrestato dalla polizia con l'accusa di aver abusato di un bimbo disabile di 10 anniche frequenta la scuola. Si tratta di un romano di 54 anni, collaboratore esterno della scuola, sconosciuto come una persona serie e affidabile, e incensurato. Le indagini sono scattate dopo la denuncia di una maestra, insospettita dal fatto che da qualche settimana il bimbo, accompagnato dall'uomo, impiegava un tempo eccessivo per fare ritorno dai bagni. Dalla denuncia si è appreso che il bimbo aveva bisogno di una continua assistenza, essendo equiparabile a un bambino di tre anni e, pertanto, l'uomo era stato incaricato di accompagnarlo e accudirlo fuori dall'aula.
Le indagini, coordinate dalla locale Procura, svolte con l’ausilio di intercettazioni audio-video, hanno permesso di “cristallizzare” il reato, ragion per cui gli investigatori della IV Sezione della Squadra Mobile e del Commissariato Romanina sono immediatamente intervenuti arrestando l’uomo, che è restato in silenzio, per poi essere condotto in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Durante la perquisizione domiciliare, effettuata presso l’abitazione dell’indagato, la sua autovettura e l’armadietto usato presso la scuola, i poliziotti hanno sequestrato tutto il materiale informatico rinvenuto. Sono tuttora in corso indagini atte a verificare l’eventuale commissione di altri fatti delittuosi.
La vicenda ha destato grande allarme tra i genitori e giovedì si è tenuto un Consiglio d’istituto straordinario, nel corso del quale la dirigenza ha informato le famiglie tranquillizzandole sul fatto che nessun bambino è più in pericolo. “Siamo sconvolti, non ci aspettavamo proprio che una cosa del genere potesse accadere, e ora, anche se quell'uomo è stato arrestato e messo in condizioni di non nuocere più, abbiamo paura per i nostri figli”, hanno commentato i genitori dei piccoli che frequenatno la scuola.
“È incredibile che si debba avere paura di mandare i bambini a scuola. Si leggono queste cose sui giornali ma quando ti toccano da vicino è un'altra storia”, dice Luca, il papà di un bambino che frequenta la classe accanto a quella della piccola vittima. “In questo momento – dice ancora una mamma – il nostro pensiero e un grande abbraccio va alla famiglia del piccolo, distrutta e provata da quanto accaduto”.