Virus, "il contagio viaggia su metro e bus": la protesta degli studenti
In Campidoglio i ragazzi chiederanno intensificazione delle corse nelle ore di entrata e uscita dalle scuole
"Il contagio del virus viaggia su metro e bus": la protesta degli studenti va in scena al Campidoglio. Domani pomeriggio, dalle 16.30, gli studenti e le studentesse della Rete degli Studenti medi di Roma si sono dati appuntamento al Campidoglio per contestare "ancora una volta la mancanza di provvedimenti strutturali e concreti rispetto alla mobilità pubblica nella Capitale".
Il 18 gennaio, si legge in una nota emanata dalla Rete degli studenti Medi, le scuole di tutto il Lazio hanno ripreso la didattica in presenza al 50% e la stessa Rete degli studenti Medi ha lanciato un monitoraggio su scala regionale per verificare quali fossero i problemi maggiori rispetto alla riapertura delle strutture scolastiche. E solo nella Capitale sono state registrate più di 10mila risposte, che evidenziano come, ancora una volta, il problema della mobilità pubblica sia particolarmente sentito. Il problema dell’inefficacia della mobilità pubblica, denunciano gli studenti, è trasversale in tutta la città, ma colpisce in particolare le decine di migliaia di studenti e studentesse che ogni giorno attraversano Roma per arrivare al proprio istituto, spostandosi da zone più periferiche a quadranti più centrali, dalla provincia alla città. Per poter tornare a scuola in sicurezza c’è bisogno di un intervento sostanziale che intensifichi le linee nell’ora di entrata e di uscita dalle scuole.
Gli investimenti e il potenziamento delle tratte sono stati insufficienti e scarsamente comunicati agli istituti scolastici. Gli studenti e le studentesse hanno evidenziato a più riprese le criticità più urgenti delle linee metropolitane e dei mezzi di trasporto pubblici in generale, ma Atac - sottolineano - non li ha coinvolti in alcun tavolo di confronto. “E’ inaccettabile dover continuare a scegliere fra diritto alla salute e diritto allo studio - affermano i rappresentanti della Rete degli studenti Medi di Roma - chiediamo di essere ascoltati e di ottenere il prima possibile un tavolo di confronto con l’Atac. Gli studenti hanno bisogno di certezze e di seri investimenti per poter studiare in sicurezza”.
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