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Roma
Virus, l'Italia smette di ballare. La rivolta delle discoteche: 4 su 10 chiuse

Coronavirus e discoteche chiuse nella Fase 3, Maurizio Pasca, presidente del sindacato è durissimo: “Col prossimo Dpcm uscirà il ballo dell’estate: il Covid dance, come si balla dovremmo chiederlo agli scienziati che hanno deciso di riaprire a queste condizioni che ritengo inaccettabili. Il 30-40% delle discoteche a queste condizioni non riaprirà”.

E poi fai conti sulla crisi del settore: “Io ho due locali nel Salento, con queste condizioni non ne riaprirò neanche uno. In questi 4 mesi si stimano perdite per l’intero settore di 500 milioni di Euro. Se il Covid è lo stesso e ha colpito tutti i Paesi, non si capisce perché noi dobbiamo comportarci in modo diverso dagli altri”

Maurizio Pasca, Presidente del SILB, Sindacato Italiano dei Locali da Ballo, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulle regole per la riapertura delle discoteche. “Le condizioni per la riapertura sono inaccettabili, perché snaturano il ruolo della discoteca dove si va per socializzare, ballare. Mi auguro si tratti di regole solo per la parte iniziale. Non ci si può ammucchiare nelle piste da ballo ma lo si può fare nei centri storici e nelle attività della movida? In alcuni stabilimenti balneari si balla l’uno accanto all’altro. Il 30-40% delle discoteche a queste condizioni non riaprirà. Io ho due locali nel Salento, con queste condizioni non ne riaprirò neanche uno, anche perché su di noi grava una pressione fiscale pesantissima. In questi 4 mesi si stimano perdite per l’intero settore di 500 milioni di Euro. Il nostro è un comparto da 4 miliardi di euro all’anno, ci sono 100mila famiglie di lavoratori che da 4 mesi non percepiscono reddito. Dalla conferenza delle regioni sono uscite queste linee guida, adesso sarà il premier ad emanare un dpcm, vedremo cosa deciderà. Negli altri Paesi europei già hanno programmato le riaperture delle discoteche senza condizioni, non riesco a capire perché in Italia dobbiamo essere così restrittivi. In Croazia, Slovenia, Austria si è ritornati alla normalità, l’ho visto in alcuni filmati. Se il Covid è lo stesso e ha colpito tutti i Paesi, non si capisce perché noi dobbiamo comportarci in modo diverso dagli altri. E’ più il terrorismo mediatico che si sta scatenando nei confronti di questo problema. A Roma in questi giorni ho visto una città completamente deserta, la gente ha paura, perché è stata trasmessa la paura, cosa che non vedo negli altri Paesi europei”.

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