Roma
"Welfare, questo sconosciuto". Le pagelle della Uil ai candidati

"Quello che abbiamo visto più fumoso, da parte un po' di tutti, con qualche piccola eccezione, è il ragionamento sul welfare. Abbiamo problemi che vanno dai disabili agli asili nido, sull'assistenza e da questo punto di vista tutti sono rimasti sul generale. Vedremo che scelte verrano fatte ma quello da cui partiamo partiamo è un minimo storico nella Regione Lazio e a Roma di intervento su questo settore". Lo ha detto il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica, interpellato a margine dell'appuntamento odierno dell'iniziativa "Sei domande ai candidati sindaco", nella sede del sindacato.
"C'è una cosa che ho visto tutti si sono posti il problema di affrontare e che, invece, fino a sei mesi fa eravamo da soli a sollevare: bisogna alleggerire Roma del debito che gli è stato caricato. Non è solo una questione etica, cioè molto del debito è dovuto al malaffare e alla corruzione, e quindi i cittadini di Roma rischiano di pagare due volte quel debito, perché non hanno i servizi e in più pagano le tangenti che sono state erogate, dall'altra perché c'è una necessità nel trovare risorse perché alcune questioni come i sistemi occupazionali e welfare hanno bisogno di trovare soldi".
"Quindi l'impressione positiva è che i candidati, alcuni con ricette diverse altri con soluzioni simili, si sono posti il problema di una ristrutturazione del debito e quindi di recuperare risorse, chi dice 100 milioni chi 140, da investire su questi terreno - ha proseguito - Questa è una cosa che riteniamo positiva perchè in un'economia, come quella romana, immettere soldi freschi su occupazione e welfare è fondamentale"
Per quanto riguarda Atac abbiamo avuto la sorpresa di vedere che tutti i candidati hanno detto che non intendono privatizzare Atac e li aspetteremo alla prova pratica. Sappiamo che Atac non ha un problema di bilancio di esercizio quanto di una grandissima esposizione patrimoniale e su questo c'è bisogno di molti investimenti".
"È evidente che nessuno potrà proporci di privatizzare Atac dopo dopo che si saranno risanati i debiti, sarebbe un gioco troppo semplice e un vecchio slogan che dice che si socializzano le perdite e si privatizzano i guadagni", ha detto ancora.



