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Roma
Zingaretti, mistero dimissioni: è ancora consigliere regionale, Lazio nel caos

Non è più presidente della Giunta Regionale del Lazio ma Nicola Zingaretti ex segretario e ora deputato del Pd, per uno strano mistero risulta nell'elenco ufficiale dei consigliere regionali eletti, pur non essendo stato eletto, poiché “consigliere aggiunto” come candidato alla Presidenza.

Ma i misteri di una burocrazia impazzita e di un proliferare di leggi autonome, evidenzia un'ulteriore anomalia, e sempre in casa Pd che per 10 anni ha considerato la Regione Lazio come un feudo. E' il caso di Cristiana Avenali, non eletta alle elezioni del marzo 2018 e ripescata come dipendente della Regione con un contratto ad personam firmato il 26 giugno dello stesso anno, con un incarico fiduciario come “Responsabile dell'Ufficio di scopo Comuni e Contratti di Fiume” nell’ambito della Segreteria del Presidente” a tempo pieno e legato alla legislatura. Stipendio 45 mila euro l'anno lordi. E fin qui tutto bene, considerando che la Avenali è stata per più di 15 anni amministratrice e direttrice di Legambiente Lazio, poi consigliera regionale dal 2013 al 2018 e ancora oggi attiva nell'associazione del Cigno Verde, parte del Direttivo di Legambiente Lazio e dell'Assemblea dei delegati di Legambiente Nazionale.

Legambiente di potere

Quindi, da ambientalista ed ecologista di trincea, ad ambientalista di governo. Ma le ultime elezioni di settembre hanno provocato un ricambio tra gli eletti, come risulta dal sito web del Consiglio regionale del Lazio e per le dimissioni di Michela Di Biase e Valentina Grippo, la Avenali è subentrata e da dipendente si è ritrovata consigliere regionale.

Le dimissioni al 22 novembre mai state formalizzate

Un'anomalia che però apre un giallo, perché sempre dal sito internet risulta che non si sia dimessa da responsabile dell'Ufficio di scopo e quindi teoricamente sussisterebbe la clausola di ineleggibilità, come stabilito dalla legge 154 del 23 aprile 1981, che non prevede deroghe neanche nei casi di subentro. E qualora la Avenali decidesse di sanare la sua posizione, preferendo magari i 9 mila euro e spicci al mese al netto delle tasse come “eletta”, al posto dei 1800 netti da dipendente, l'Ufficio di scopo dovrebbe chiudere i battenti, giacché è l'unico dipendete assegnato alla struttura.

"Cristiana Avenali: "Mi dimetterò ma mi ricandido"

La Avenali sorride: “A parte che ho 30 giorni di tempo per dimettermi ma io sono stata eletta per subentro senza che neanche lo sapessi lo scorso 17 novembre ma chi fa queste segnalazioni 'può stare tranquillo: mi dimetterò tra poco e dall'Ufficio di scopo e la mia lettera sarà retroattiva a far data dal giorno delle elezioni. Quindi non c'è conflitto, incompatibilità o pericolo che io possa ricevere due stupendi. E visto che ci siamo, vi dico subito che alle prossime elezioni mi ricandiderò con buona pace dei miei amici che raccontano frottole”. Intanto il neo presidente facente funzioni Leodori ha una grana: dovrà ricostituire l'Ufficio di scopo con l'obiettivo di tenerlo in piedi per due mesi, vacanze di Natale comprese.

Il caso Zingaretti: si è dimesso l'11 novembre ma risulta consigliere regionale

E ora focalizziamo l'attenzione sul presidente dimissionario. L'11 novembre scorso, Nicola Zingaretti ha formalizzato l'addio alla Regione Lazio con un avviso pubblicato sul sito della Giunta nel quale ha salutato così: “Dieci anni come governatore della Regione Lazio. D'ora in poi ricoprirà esclusivamente l'incarico di parlamentare. L'ordinaria amministrazione spetterà al vicepresidente della Giunta regionale”. E poi ha aggiunto: “Nicola Zingaretti ha appena firmato le dimissioni da presidente della Regione Lazio. L'ex segretario del Pd dunque d'ora in poi ricoprirà esclusivamente l'incarico di parlamentare”.

consiglio regionale lazio zingaretti
 

Il presidente Marco Vincenzi deve fare chiarezza

Basta però cambiare sito, dalla Giunta al Consiglio Regionale, per leggere che Nicola Zingaretti non è nell'elenco dei consiglieri “cessati per dimissioni” ma “come candidato presidente” è ancora nella lista dei “vigenti” senza appartenere tra l'altro neanche al Gruppo del Pd. Anche qui il quesito è d'obbligo: ma se si è dimesso, perché per il Consiglio è ancora in carica come 51esimo? Il quesito lo proponiamo al presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Marco Vincenzi, con la preghiera di spiegare se l'ex presidente è ancora in carica come consigliere, o si tratta di uno svarione digitale.

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