Pillole d'Europa
FONDAZIONE MARTINELLI E INNOVAZIONE , FONDI E PROGETTI EUROPEI PER CAREGIVERS E PERSONE FRAGILI
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI

prof. Bernardo Misaggi, pres. Fondazione Martinelli, sen. Alessandro Morelli, sottosegretario Pres. Ministri, assessore Riccardo Visentin, Comune Cinisello Balsamo
di Cinzia Boschiero
Domanda: Ci sono fondi e progetti europei sulle RSA e per caregivers? Claudia Lorusso
Risposta: sì. Ci sono progetti europei sulle RSA per anziani e si concentrano su innovazione tecnologica (domotica, AI, teleassistenza) con programmi comunitari quali Horizon Europe e iniziative specifiche (es. AGAPE, SMART-RSA, Advantage) per migliorare comfort, sicurezza e qualità della vita, integrando supporto digitale (come il progetto Ciao!) e modelli di residenzialità innovativi, affrontando fragilità e cronicità con un approccio interconnesso e di lungo termine. AAL (Active Assisted Living) Call 2020 aveva finanziato progetti come AGAPE, focalizzato su ecosistemi di servizi personalizzati per l'invecchiamento attivo, coinvolgendo partner da vari Stati. Poi ci sono diversi progetti come SMART RSA che ad esempio utilizza tecnologia avanzata (domotica, AI, sensori) per monitorare parametri clinici e comportamentali, migliorare la gestione ambientale e fornire supporto decisionale. Il progetto Ciao connette anziani in RSA con la loro comunità e famiglie tramite sistemi di videocomunicazione, offrendo contenuti interattivi (concerti, lezioni) per combattere isolamento; il progetto RSA 4.O implementa cartella clinica elettronica, AI per assistenza, sensoristica e robotica collaborativa per un'assistenza più efficiente; il progetto Advantage Joint Action sviluppa una collaborazione tra 22 Stati inclusa l'Italia con Marche capofila per affrontare fragilità e cronicità nell'anziano, prevenzione e cura; il progetto Euregio Care-er è transfrontaliero (Tirolo, Alto Adige, Trentino) ed è focalizzato sulla formazione e attrazione di personale per le RSA. Si stanno studiando e sviluppando in Unione europea poi modelli di residenzialità innovativi quali Vivre Ensemble in Francia che è un modello di alloggio intergenerazionale per creare reti di supporto naturali; Senior Housing, un modello diffuso in Nord Europa; ora realizzato anche in Italia in qualche regione; progetti di coHousing realizzati anche in Italia in cui RSA sono inserite in un plesso residenziale che ha dentro anche una residenza per studenti che pagano rette ridotte donando una parte del loro tempo all’assistenza agli anziani con servizi di volontariato quali alfabetizzazione digitale per over 65 o progetti di musicoterapia o ascolto e un asilo con giardino in cui gli anziani interagiscono con i bambini e viceversa. Ci sono poi diversi progetti sanitari ed interdisciplinari quali ad esempio il progetto Care4Elders, parte dell'iniziativa europea "Healier Together", che mira a migliorare l'assistenza alla demenza attraverso la formazione del personale addetto all'assistenza agli anziani, promuovendo la diagnosi precoce e affrontando le disuguaglianze sanitarie e cercando di combattere lo stigma contro le demenze senili. Si concentra inoltre sulla sensibilizzazione sulla demenza come priorità di salute pubblica e sull'integrazione di strumenti digitali per rallentarne la progressione. Poi c’è il progetto Care4Skills ideato per rispondere alle esigenze formative del personale dell'assistenza a lungo termine (LTC) al fine di affrontare le sfide attuali e future. Il progetto si basa sui principi della Skills Partnership for Long-Term Care e riconosce l'impatto significativo della trasformazione digitale e la crescente domanda di assistenza incentrata sulla persona nel settore. L'assistenza a lungo termine è un settore molto importante in tutti gli Stati europei. Non solo è in rapida crescita, rappresentando circa il 5 per cento dell'occupazione complessiva nell'Unione Europea, ma questa crescita e l'aumento della domanda sono legati a gravi problemi e grandi sfide, sia ora che in futuro. La Rete Europea dell’Invecchiamento (https://www.ean.care/) realizza diversi progetti europei ed è a disposizione dei suoi membri per aiutarli e supportarli in tempi di cambiamenti, sfide, questioni, problemi ma anche nuove opportunità e approcci innovativi nell’assistenza agli over 65. Il progetto WELL CARE si concentra ad esempio sul miglioramento della resilienza e del benessere mentale dei caregiver informali e degli operatori dell'assistenza a lungo termine (LTC) attraverso il rafforzamento delle partnership assistenziali. Per partnership assistenziale si intende il coordinamento, l'integrazione e il riconoscimento reciproco delle attività di cura e assistenza svolte dagli operatori dell'LTC e dai caregiver informali, in una visione di LTC integrata. Il progetto Eldicare 2.0 invece ridefinisce le competenze in una Silver Economy europea post-Covid; il progetto HELPDESK è un Social sErviceS helpdesK sui fondi europei (SESK); è un progetto della durata di 24 mesi guidato da un consorzio di 16 organizzazioni con membri provenienti da tutta l’Unione Europea. Il suo obiettivo è creare gli elementi costitutivi di un Helpdesk per i Servizi Sociali che fornirà supporto ai servizi sociali nell'accesso e nell'utilizzo dei fondi comunitari e aiuterà le Autorità di Gestione a utilizzare i fondi per finanziare interventi di qualità nel campo dei servizi sociali. Il progetto DigiCare4CE promuove soluzioni innovative che migliorano la qualità dell'assistenza e sviluppa una strategia transnazionale per la trasformazione digitale delle strutture di assistenza. Il partenariato testa l'implementazione di nuove tecnologie in azioni pilota ed elabora piani d'azione per la loro più ampia implementazione. Già in precedenza la Commissione europea con il V programma quadro di ricerca aveva cofinanziato progetti quali CARMEN, una rete per l'assistenza e la gestione dei servizi per gli anziani in Unione Europea. C’è poi il network EHMA per i professionisti della gestione sanitaria a livello europeo che include direttori sanitari, responsabili clinici, amministratori di case di cura, responsabili di laboratorio e responsabili di ufficio; dirigenti sanitari che svolgano funzioni principali di pianificazione, organizzazione, gestione del personale, controllo, direzione, valutazione del rischio e processo decisionale. In Italia nel settore sociosanitario e delle RSA è molto attiva la Fondazione Martinelli sul territorio e fa rete per servizi agli over 65. Il prof. Bernardo Misaggi, Presidente della Fondazione Ricovero Martinelli Onlus che ha sede a Cinisello Balsamo, ad un importante evento organizzato il 15 dicembre alla presenza del Senatore Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri ha ribadito la vicinanza alle famiglie, ai caregivers, agli ospiti della struttura ed ha evidenziato l’attenzione alle necessità della Persona. Ha detto:”Il nostro personale specializzato sa trasmettere fiducia, serenità a chi si affida a noi con uno spirito di collaborazione e di ascolto di qualità. La presenza da noi del sottosegretario Sen. Alessandro Morelli evidenzia anche il nostro dialogo costante con le istituzioni”. Dal 1967, la Fondazione Ricovero Martinelli Onlus, con sede a Cinisello Balsamo, punta sulla formazione del personale sia sanitario interno che per i servizi a domicilio, collabora con l’ Ordine delle Suore Misericordiose e con l’ associazione di volontariato Unione Samaritana, che operano nella Residenza Sanitaria Assistenziale e che contribuiscono alla qualità del completamento di un percorso di cura nei confronti di anziani non autosufficienti, con una continuità di trattamenti personalizzati. Il sotttosegretario Sen. Alessandro Morelli ha confermato il raccordo tra Governo centrale e realtà territoriali quali la Fondazione Martinelli nel voler rispondere alle necessità dei cittadini e delle famiglie; così come l’assessore Riccardo Visentin del Comune di Cinisello Balsamo ha spiegato la centralità della Persona come sinergia condivisa territoriale con la Fondazione Ricovero Martinelli onlus. La Residenza eroga servizi socio-assistenziali sia a domicilio che in RSA che consentono un aiuto e sostegno importante per le famiglie anche grazie ai volontari, facendo sentire a proprio agio gli ospiti accolti e soprattutto gli anziani ultrasettantacinquenni non autosufficienti. La Fondazione Ricovero Martinelli Onlus è accreditata e convenzionata con Regione Lombardia, accoglie ad oggi 215 ospiti, a cui è garantita la cura con un assistenza integrata personalizzata. Si svolgono nella Residenza varie attività ludiche, che permettono a ciascun ospite di esprimere le proprie emozioni, di raccontare e di raccontarsi agli altri e con gli altri. La Fondazione Martinelli parteciperà in futuro anche a progetti europei del Corpo europeo di volontariato nel 2026 che cofinanzia progetti per gli over 65 e per il territorio intergenerazionali con l’ adesione di giovani e università. Di recente sono stati inoltre assegnati a Milano i riconoscimenti alle quarantrè Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e Case di riposo che si sono distinte in Italia per l’offerta di iniziative dedicate al benessere dell’anziano con decadimento cognitivo e che ne promuovono una buona qualità della vita alla presenza dell’assessore Bertolaso. L’ evento di premiazione, in collaborazione con Regione Lombardia, della seconda edizione del Concorso Best Practice promosso da Fondazione Onda ETS, mira a identificare e valorizzare le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e le Case di riposo del circuito Bollino RosaArgento 2025-2026 e sono state premiate le realtà che si distinguono per interventi psico-sociali innovativi nella gestione degli ospiti, in particolare delle persone con decadimento cognitivo. Il Bollino RosaArgento, attribuito ogni due anni da Fondazione Onda ETS, è un riconoscimento alle RSA e Case di riposo italiane, pubbliche o private, che si distinguono per l’attenzione al benessere e alla qualità di vita dei propri ospiti e delle loro famiglie: nel biennio attuale conta 210 strutture. Tra i progetti premiati l’iniziativa “Lego Therapy” che attraverso il gioco stimola abilità sociali, comunicative ed emotive, favorendo l’autonomia e il senso di appartenenza; la “Via di Paese”, iniziativa di progettazione ambientale protesica in grado di garantire un luogo di vita protetto, sicuro e dinamico, sostenendo le capacità residue degli ospiti; il progetto “Mai Soli”, che valorizza identità e storia personale degli ospiti, rafforzando la relazione di cura tra personale, familiari e residenti con rielaborazione artistica a sole nel condividere il racconto di vita delle Persone ospiti e delle loro famiglie e il progetto innovativo “Benessere al carrello”, un carrello multisensoriale personalizzato che stimola anche le persone assistite ed allettate e contrasta l’isolamento, migliorando la qualità di vita.
Domanda: siamo una associazione che si occupa di persone fragili, ci sono dei fondi europei per noi ? Silvio Gianchini
Risposta: sì. I progetti europei per le persone fragili si concentrano su inclusione sociale e lavorativa, vita indipendente e salute, utilizzando fondi come fondo sociale europeo ed FSEPlus , fondi del PNRR e PN Inclusione con focus su povertà, disabilità, sanità e bandi specifici (es. per turismo accessibile) che supportino anziani non autosufficienti, persone con disabilità, famiglie vulnerabili e migranti, attraverso politiche attive, formazione, servizi territoriali e strumenti come la Tessera Europea per la Disabilità. Poi ci sono i progetti del servizio civile universale sia in Italia che all’estero e i progetti finanziati dal Corpo di volontariato europeo, il cui bando aperto ha un budget di 129.595.000 euro.
