Shoah, primo sì al Senato contro il negazionismo
Un primo importante si' del Senato al disegno di legge contro il negazionismo, approvato oggi con 234 voti favorevoli. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera. Soddisfazione e' stata espressa dalla Comunita' ebraica di Roma, che da tempo attendeva questa misura. "E' un grande giorno per la nostra Democrazia e per la lotta del nostro paese contro l'antisemitismo" ha affermato il presidente della comunita', Riccardo Pacifici. "Ci sono voluti mesi di duro lavoro e un ampio dibattitto sia in commissione Giustizia sia in aula, ma alla fine il primo grande passo e' compiuto", ha aggiunto Pacifici.
E' "un atto che ci commuove, perche' la mente va soprattutto a tutti quei sopravvissuti che hanno dato e ancora danno la loro vita per raccontare alle future generazioni l'orrore della macchina della morte nazista e l'inferno dei campi di sterminio". "Oggi la nostra riconoscenza va a chi si e' battuto per questa legge", ha dichiarato Pacifici, elencando i senatori che hanno sostenuto l'iter del provvedimento e inviando "un ringraziamento speciale al presidente del Senato, Piero Grasso, che sin dai primi giorni della sua elezione ha condiviso questa battaglia come ha fatto l'ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Ora tocca alla Camera dei Deputati approvare in via definitiva il testo - ha concluso Pacifici -. Conosciamo la sensibilita' della presidente Laura Boldrini e ci auguriamo che in poche settimane l'Italia si possa definitivamente dotare della norma che punisce gli assassini della Memoria". Il ddl modifica l'articolo 3 della legge Reale, ha spiegato in Aula la relatrice Rosaria Capacchione, e "attribuisce rilevanza penale alle condotte istigatorie commesse pubblicamente e introduce un aggravamento di pena nei casi in cui la propaganda, la pubblica istigazione e il pubblico incitamento, a commettere atti di discriminazione razziale, si fondino in tutto o in parte sulla negazione della Shoah ovvero dei crimini di genocidio, dei crimini contro l'umanita' e dei crimini di guerra, come definiti dallo Statuto della Corte penale internazionale". Soddisfatto anche il capogruppo Pd in commissione Giustizia, il senatore Giuseppe Lumia: "Il Paese volta pagina. Il reato di negazionismo e' una svolta. Negare la Shoah e i genocidi verra' punito come avviene in tanti altri Paesi".