Trapattoni, io alla Lazio? Voci infondate

"Sono tutte dicerie, senza fondamento". Cosi', con poche parole, Giovanni Trapattoni, ai microfoni di Radio Crc, smentisce le indiscrezioni che lo vedono alla panchina della Lazio (dove Petkovic è in discussione dopo un inizio di campionato non esaltante della sua squadra).
Patron Claudio Lotito chiede un’inversione di rotta, ma darà un giudizio definitivo sul tecnico bosniaco col rientro dei tanti indisponibili che avverrà a cavallo della sosta per le nazionali (dopo il prossimo turno): a parte Biava. Petkovic avrà più o meno tutti ai suoi ordini (Lulic e Dias in primis; ma anche Konko e Radu, passando per Biglia, mentre Hernanes è pronto) e dovrà far ripartire la Lazio.
Intanto tornando al Trap, l'avventura dell'ormai ex ct con la nazionale irlandese si e' chiusa da poco ma la sua voglia di calcio e' ancora tanta. Sul suo futuro, pero', ancora nessuna certezza. "C'e' gia' qualche abboccamento, provero' a scegliere la soluzione giusta". Il Trap, che ormai da anni ha scelto l'estero, non dimentica l'Italia, "un meraviglioso Paese in cui ho avuto successi e soddisfazioni".
Il tecnico di Cusano parla anche di Mario Balotelli. "Certi giovani non hanno ancora capito quanto siano importanti per le proprie squadre e non mi riferisco solo a Balotelli, ma anche a Cassano. A volte tali giocatori possono compromettere i risultati delle squadre eppure sono dei potenziali enormi, capitali tecnici enormi. Sono rigido sul piano comportamentale - continua il Trap - ma e' importante che ci siano certi equilibri all'interno delle societa' e credo si possa sopperire anche a certe marachelle. A volte la critica prende di mira alcuni talenti che non sono consapevoli della loro forza e il riflesso che hanno sulla popolarita'".