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Affari Europei
Schulz lascia Strasburgo, tremano le poltrone di Juncker e Tusk
Le dimissioni di Schulz hanno creato un terremoto politico a Bruxelles

Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani

La decisione di Martin Schulz di abbandonare il Parlamento europeo e tornare in Germania ha aperto una fase di ribilanciamento dei poteri a Bruxelles che potrebbe travolgere Jean Claude Juncker, il presidente della Commissione europea, e Donald Tusk, il presidente del Consiglio.

Schulz lascia Strasburgo, nuovi rapporti di forza a Bruxelles

Esiste infatti una regola non scritta che prevede la divisione delle cariche nelle Istituzioni Ue, da quelle meno importanti fino ai vertici, tra le varie forze politiche. Attualmente il 'governo' dell'Unione é sorretto da una grande coalizione che vede partecipare tre partiti: socialisti, popolari e liberali, con i primi due che fanno la parte da leone.

Schulz lascia il Parlamento europeo, Gianni Pittella verso la presidenza del Parlamento Ue

Ecco dunque che l'addio di Schulz, del gruppo Socialisti e Democratici, apre una fase di riequilibrio visto che sia Juncker che Tusk appartengono alle fila del Partito popolare. Certo la soluzione piú semplice sarebbe eleggere un nuovo presidente tra le fila dei socialisti e Gianni Pittella, presidente del gruppo S&D é in pole position per quella carica. Ma le cose potrebbero prendere anche un'altra strada.

Schulz lascia l'Europarlamento, i popolari guardano alla poltrona vuota

Giá, perché c'é un altro uomo, Manfred Weber, che potrebbe aspirare a diventare il Presidente del Parlamento europeo. I bene informati dicono che Weber per ora non ha alcuna intenzione di avanzare la sua candidatura, anche se dopo l'addio di Schulz ha dichiarato che 'il Ppe avanzerá delle proposte forti'.

Schulz lascia Strasburgo, Weber aspetta un canno da Berlino

Weber sta di fatto aspettando un segno da Berlino. Non é un segreto infatti che il presidente dei popolari sia un fedelissimo di Angela Merkel e che ad un suo cenno possa sfruttare tutto il potere teutonico a Bruxelles per tentare di farsi eleggere. Ma avrá delle chances solo se la poltrona di presidente del Consiglio o della Commissione andrá a uno dei socialisti.

Schulz lascia il Parlamento europeo, Varsavia vuole le dimissioni di Tusk

Il piú debole in questo momento é Donald Tusk, che non ha alle spalle l'esperienza politica e le entrature di Juncker. Va detto peró che Tusk é inviso al partito di governo polacco, Giustizia e Libertá, che ne chiese le dimissioni. Ecco dunque che un cambio al vertice della Commissione significherebbe darla vinta a Varsavia, con cui Bruxelles ha un contenzioso aperto sulla recente deriva autoritaria.

Schulz lascia l'Europarlamento, Juncker rischia la poltrona

Se Tusk non puó essere toccato dovrá essere Juncker a capitolare. Ma anche in questo caso la decisione non verrá presa a Bruxelles, bensí a Berlino. Fu infatti Merkel a volere fortemente l'ex premier lussemburghese alla guida dell'esecutivo comunitario e sará solo lei che potrá chiederne un passo indietro per la definizione di nuovi equilibri.

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schulz nuovi equilibri europa





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