Cronache

A Roma 101 profughi, Riccardi: l'Europa non è quella dei muri

 

Roma, (askanews) - Sono arrivati da Beirut all'Aeroporto di Roma Fiumicino, 101 profughi siriani, grazie al progetto dei "corridoi umanitari", reso possibile grazie a un accordo raggiunto tra ministero degli Esteri e dell'Interno, la Comunità di Sant'Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e la Tavola Valdese.Si tratta di persone in fuga dalla guerra e in "condizioni di vulnerabilità" - vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, donne sole, anziani, malati, persone con disabilità - che arrivano in Italia senza rischiare la propria vita nel Mediterraneo.Il progetto prevede l'arrivo di un migliaio di persone in due anni, non solo dal Libano, ma anche dal Marocco e dall'Etiopia.Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio: "Qui abbiamo delle storie di grande interesse: gente che viene assediata ad Aleppo, abbiamo palestinesi rifugiati in Siria che hanno dovuto compiere un secondo esodo, abbiamo persone che vengono dall'Iraq, in buona parte musulmani ma anche cristiani. Credo che questo onora il nostro Paese e come Comunità di Sant'Egidio siamo molto contenti di aver realizzato un ponte verso l'Europa".Poi l'appello a costruire ponti e non muri: "Abbiamo bisogno di pace, e abbiamo bisogno di pace presto e pensiamo alle ore terribili che Aleppo sta vivendo. L'Europa non può esser una fortezza spaventata, l'Europa ha delle responsabilità nel mondo se si vuole chiamare ancora Europa, perchè l'Europa dei muri non è più l'Europa".