Cronache

Aidepi: obesità più bassa dove si mangiano più merendine

 

Milano (askanews) - Non esistono cibi buoni e cattivi a prescindere ma un'alimentazione e uno stile di vita più o meno corretti. A dirlo è l'Aidepi, associazione industrie del dolce e della pasta italiane, che ha reso noti i risultati di un'analisi sul rapporto fra merendine e obesità. La ricerca incrocia i dati di "Okkio alla salute" sull'obesità dei bambini fra 3 e 10 anni, con quelli della società di ricerche IRI sul consumo di merendine e ne ottiene risultati "sorprendenti" dice Mario Piccialuti, direttore Aidepi. Si parte dal Nord in testa per consumo di merendine. "Abbiamo potuto vedere che dove il consumo delle merendine è maggiore il tasso di obesità invece è inferiore, 22/23%, se ci spostiamo nel Centro Italia il tasso di sovrappeso e obesità è intorno al 30/31% e anche il valore del consumo merendine è mediano, (2,1 procapite annuo) ma quando arriviamo nel mezzogiorno e nella zona delle isole crolla il dato, il consumo merendine scende a 1,6 kg procapite annuo mentre il tasso di obesità spicca a 37/38%".La risposta, dice Aidepi, arriva incrociando i dati Istat sullo sport praticato dai bambini: a fare la differenza sono dieta equilibrata, frutta, verdura e soprattutto l'attività sportiva molto più praticata al Nord che al Sud. Michelangelo Giampietro è nutrizionista e medico dello sport."Ci sono delle scelte che dovrebbero essere inculcate, i bambini dovrebbero essere educati, sulla varietà, a mangiare tutto e di tutto, non avere preclusioni, i bambini tendono a mangiare meno frutta e verdura di quello che sarebbe necessario. L'attività fisica gioca ruolo fondamentale: in tutte le piramidi alla base della piramide prima ancora di acqua carboidrati, di frutta e verdura c'è proprio l'attività fisica".Sport, frutta e verdura: il buon senso è sempre la risposta migliore ai dubbi alimentari.