Cronache

Decaro a Fico: ecco pdl per "liberare i sindaci" dalla burocrazia

 

Roma, (askanews) - Una proposta di legge per l'introduzione a scuola dell'ora di educazione alla cittadinanza e un'altra pdl per "liberare i sindaci" dalla burocrazia e da norme anacronistiche sono state consegnate dal presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, al presidente della Camera, Roberto Fico, in un incontro che si è tenuto a Montecitorio."Una è la legge sulla introduzione della ora di educazione alla cittadinanza per insegnare ai più piccoli il rispetto reciproco, il rispetto per i beni comuni e contemporaneamente - ha spiegato Decaro al termine dell'incontro - abbiamo presentato una legge che prende il nome di 'liberiamo i sindaci'. Sono una serie di norme che servono a liberare i sindaci dalla burocrazia e quindi liberare le comunità che i sindaci hanno l'onore di guidare. Parliamo di norme anacronistiche che vedono la presentazione dello stesso dato da parte di amministrazioni comunali verso lo Stato anche di 150 volte, ci sono diverse articolazioni dello Stato che chiedono allo stesso comune di comunicare anche 150 volte lo stesso dato, ci sono 16 procedure da fare per fare l assunzione di una persona all interno di un comune, ci sono 50 procedure da fare prima di arrivare all'approvazione del bilancio preventivo, ci sono responsabilità dei sidaci su questioni sulle quali i sindaci non hanno alcuna competenza come la firma del trattamento sanitario obbligatorio, le ordinanze veterinarie, l'anagrafe canina, la necessità di vidimare i registri delle sostanze psicotiche presenti negli ospedali, coi sono una serie di oneri che vogliamo superare così come ci sono una serie di documentazioni che vanno approvate, soprattutto sembrano assurde per i piccoli comuni".Secondo Decaro "non è normale che Virginia Raggi utilizzi le stesse procedure che vengono utilizzate per il comune di Moncenisio che ha solo 29 abitanti e Roma è invece una megalopoli con all'interno uno Stato straniero: le procedure non possono essere le stesse e il sindaco di Moncenisio non deve approvare gli stessi documenti che vengono approvati da città che hanno le dimensioni di città metropolitane".