Cronache

#GiùLeManiDallInformazione, giornalisti in piazza in tutta Italia

 

Roma (askanews) - Da Roma a Napoli, da Milano a Palermo, i giornalisti italiani sono scesi in piazza per difendere la libertà di stampa contro gli attacchi del governo. #GiùLeManiDallInformazione, è lo slogan scelto per il flash mob promosso dalla Federazione Nazionale della Stampa. Così a Roma il segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso."Hanno voluto essere tutti quanti qui per testimoniare l'impegno di una categoria professionale che è ingiustamente sotto attacco - ha detto - l'attacco ai giornalisti non è soltanto l attacco a una categoria professionale, è l'attacco al ruolo dell informazione, alla funzione che svolge in democrazia".A Milano, invece, i giornalisti si sono ritrovati sotto la sede della Prefettura, in via Vivaio. Non si era mai visto nella storia italiana che un vice premier attaccasse in questo modo i giornalisti - hanno detto - bisogna tornare ad avere un informazione gestita da giornalisti in maniera corretta e dignitosa. Il presidente dell'Associazione Lombarda Giornalisti, Paolo Perucchini."Noi continueremo a lavorare con la schiena dritta - ha dettoPerrucchini ad askanews - mi aspetto, dal punto di vista della politica, che ci sia rispetto del nostro ruolo, un coinvolgimento sugli sviluppi di questo settore, che ci possano essere iniziative importanti da condividere. Dobbiamo trovare un dialogo; noi la porta l'abbiamo aperta, la politica, se ha interesse ad avere un'informazione di qualità, venga a bussare e noi risponderemo".E quasi in contemporanea, proprio nello stesso giorno della manifestazione, il vice premier Di Maio, al centro della polemica per le sue parole al vetriolo contro la stampa, ha pubblicato sulla sua pagina facebook, un video in verticale, in puro stile social e senza possibilità di contraddittorio, in cui ha commentato l'iniziativa dei giornalisti italiani."Per essere libera - ha detto Di Maio - l'informazione in Italia ha bisogno ancora di fare ancora molto strada. Per essere libera non ci devono essere editori che hanno conflitti di interessi. Oggi abbiamo iniziato un approfondimento sul blog delle stelle sugli editori detti 'impuri', perché hanno interessi economici in altri ambiti. Interessi economici oppure politici".