Cronache

Ranking Crea Sanità sui Ssr: Trentino si conferma "eccellenza"

 

Milano (askanews) - Il sistema sanitario trentino si conferma tra le punte di diamante del mondo della Sanità italiana secondo il ranking dei Servizi sanitari regionali elaborato dal Crea Sanità, il consorzio per la Ricerca economica applicata in Sanità dell Università degli studi di Roma "Tor Vergata".Il rapporto Crea Sanità con il ranking è stato presentato a Roma, nel corso di un incontro alla Biblioteca del Senato.Luca Zeni, assessore alla Salute della Provincia Autonoma di Trento, spiega così quali sono i punti di forza del sistema sanitario trentino:"E' una questione di insieme. In particolare evidentemente c'è una grande potenzialità degli esiti, e quindi nella capacità di dare risposte sanitarie ai cittadini c'è un indice molto positivo. Un altro punto di forza rilevante è quello sociale. Ovvero la capacità di dare risposte in un momento comunque di crisi dove molte famiglie rischiano di trovarsi in una situazione di fragilità, il nostro sistema sociale e socio sanitario riesce a fornire le risposte adeguate".L'analisi del Crea Sanità evidenzia un'Italia a tre velocità. Il primo gruppo racchiude 4 Servizi Sanitari Regionali e rappresenta i livelli di eccellenza. Di questo gruppo il Trentino fa parte fin dalla prima edizione della ricerca Crea, ed è oggi l'unico territorio a Statuto speciale.Un secondo gruppo composto da 8 Servizi regionali ottiene una valutazione "media": sono Provincia Autonoma di Bolzano, Lombardia, Basilicata, Umbria, Emilia Romagna, Marche, Lazio. Al fondo della classifica, resta un'area "critica" con 9 regioni: Liguria, Valle d'Aosta, Abruzzo, Sardegna, Sicilia, Molise, Puglia, Calabria e Campania.Pur trovarsi nel gruppo delle eccellenza, il Trentino presenta, indicati come criticità, valori alti di spesa sanitaria pubblica pro-capite e di percentuali di Pil destinati alla spesa sanitaria pubblica corrente. Zeni a riguardo però invita ad una lettura approfondita dei dati."Quello che penalizza di più la provincia di Trento nelle valutazioni è che siamo indietro rispetto al tema dei costi: noi sottolineamo che bisogna distinguere tra i costi dovuti a possibili inefficienze da quelli invece dovuti a scelte politiche di dare ulteriore investimenti nella rete ospedaliera, nei servizi aggiuntivi. Quindi questo va sempre specificato".