Roma (askanews) - L'innovazione tecnologica deve essere vista come un valido aiuto e non certo come una barriera per lo sviluppo del sistema sanitario italiano. Uno strumento che può aiutare da una parte la qualificazione della spesa e dall'altra può permettere di far crescere l'efficacia delle prestazioni ai cittadini. Su questo punto i principali protagonisti del settore delle life sciences medical technologies, si sono trovati d'accordo nel corso di una tavola rotonda dedicata alla definizione delle linee guida per costruire un nuovo welfare in sanità.Marco Campione, presidente e amministratore delegato di Ge Healtcare Italia ha invitato tutti a vedere "gli investimenti in innovazione non come un fattore di costo ma come un alleato per ridurre sprechi ed inefficienze".Luciano Frattini, presidente e ad di Medtronic Italia, ha sottolineato che "così come nella farmaceutica, l'innovazione porta nei nostri ospedali tecnologie e terapie sempre più sofisticate".Sull'implementazione di strategie e progetti mirati all'ottimizzazione dei processi interni alle strutture ospedaliere, ha parlato Giorgio Milesi di Johnson&Johnson Medical.Una linea condivisa anche da Federico Gelli, responsabile sanità del Pd. ITW Sanità 2In 00.00. 20 Out 00.01. 46"L'innovazione tecnologica è uno degli strumenti fondamentali di questa scelta: cioè razionalizzare la spesa, riorganizzare il sistema, introdurre nuovi livelli organizzativi". Questo perchè, ha aggiunto Gelli, i nuovi modelli organizzativi che "prediligono molto di più l'assistenza territoriale rispetto a quella ospedaliera, per poter funzionare devono essere supportati da un'adeguata assistenza nell'innovazione tecnologica. Non mi riferisco solo al tema dell'assitenza domiciliare - ha concluso - ma anche al tema della telemedicina e della telerefertazione. A questo possiamo aggiungere tutto il sistema della gestione della gestione dei costi-ricavi del settore sanitario".