Cronache

Terrore sul bus, a Crema gli studenti tornano alla normalità

 

Milano, 21 mar. (askanews) - Provano a tornare alla normalità i 51 giovani studenti della scuola media Vailati di Crema, protagonisti loro malgrado di un incubo, fortunatamente finito bene, dopo che lo scuolabus sul quale viaggiavano è stato dirottato dall'autista, il 47enne Ousseynou Sy, senegalese con cittadinanza italiana, per un gesto dimostrativo contro le morti nel Mediterraneo.L'autista, diretto verso l'aeroporto di Milano-Linate, ha ammesso di aver perso il controllo della situazione; nessuno si sarebbe dovuto fare del male ma quando si è visto braccato dai carabinieri, nella zona di San Donato Milanese, ha dato fuoco al bus che aveva già cosparso di benzina. Solo grazie all'intervento dei militari non ci sono state vittime.L'uomo che lavorava come autista per l'azienda Autoguidovie da 25 anni, ora è accusato di strage, sequestro di persona, incendio e resistenza, con l'aggravante di aver agito con finalità di terrorismo. Il 47enne, inoltre, aveva precedenti; una condanna per guida in stato di ebrezza e una a un anno di reclusione, sospesa, per violenza sessuale nel 2010 nei confronti di una ragazza allora 17enne.Ousseynou Sy ora si trova agli arresti, guardato a vista a San Vittore e tra i genitori dei bambini di Crema, serpeggia la rabbia. Filippo Razzini è il rappresentante deio genitori degli studenti della scuola media Vailati."Purtroppo al giorno d'oggi dobbiamo convivere con queste situazioni - ha spiegato - se li teniamo troppo in casa (i nostri figli, ndr) nascosti... Se fosse per me poi sarei fuori ad aspettare quel signore lì che prima o poi uscirà"."Non dipende dalla dirigente - dice una giovane mamma - dipende da chi ha dato un posto di lavoro a questo soggetto. Come faccio a dare la colpa alla dirigente? Non posso"."Come può una persona così essere messa a guidare un pullmino? - conclude un'altra mamma - i vari accertamenti verranno fatti e poi vedremo quello che succederà".Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini ha definito il responsabile del gesto "una bestia ignorante" e ha fatto sapere che, se verrà condannato per terrorismo, gli potrebbe essere revocata la cittadinanza.