Culture

A Ossana, il borgo dei presepi: in mostra oltre 1400 opere

 

Ossana, Trento (askanews) - Più di mille e quattrocento presepi, dai più semplici a veri e propri pezzi d'arte e rarità, animano le strade del piccolo borgo di Ossana, nell'Alta Val di Sole. E' il rituale allestimento che la piccolissima cittadina offre ai turisti di tutto il mondo per il periodo natalizio.I presepi, che quest'anno superano di quattro volte gli abitanti del borgo, sono diventati infatti attrazione internazionale, facendo di Ossana e della sua collezione un punto di riferimento per chiunque ha a cuore la tradizione presepiale: ben 25 mila i visitatori del piccolo borgo per la sola visita alle opere.Maurizio Andreotti, dell'Azienda per il Turismo Val di Sole: "Il borgo dei mille e quattrocento presepi è sicuramente una cosa singolare, una tradizione ventennale che ci porta ad essere conosciuti in tutta Italia e all'estero - dice Maurizio Andreotti, dell'Azienda per il Turismo della Val di Sole - Venire a sciare nelle nostre tre grandi Skiaree in val di Sole, a Pejo, a Pontedilegno-Tonale, o Dolomiti di Brenta è sicuramente importante; ma è altrettanto importante venire a vedere cosa abbiamo costruito in questi anni e capire la nostra proposta, il nostro territorio, la socialità, le persone, lo sforzo che facciamo per il turista".Ogni anno il piccolo borgo accresce la sua collezione grazie all'impegno di volontari e collezionisti che consentono di mettere in mostra gioielli e curiosità davvero inaspettate, come racconta il sindaco di Ossana, Luciano Dell'Eva."Quest'anno raggiungiamo i 1400 e più presepi - racconta Luciano Dell'eva, sindaco di Ossana - E tra questi ora anche alcuni provenienti dal Venezuela, e non è stata impresa semplice portarli qui. Abbiamo salvato questi presepi con un bell'impegno. E ora sono esposti circa 150 presepi venezuelani che raccontano la storia e le radici di quelle popolazioni".La storia dei presepi venezuelani e una di quelle che danno il senso della pragmatica solidarietà montanara. Al comune di Ossana era infatti arrivata la richiesta di aiuto di una anziana signora venezuelana per salvare la sua collezione delle Natività messa in pericolo dai disordini che affliggono il suo paese. Da qui, l'immediata mobilitazione."Non dimentichiamo che siamo una comunità cristiana - rilancia il sindaco -anche se non siamo in chiesa tutte le domeniche, ma sicuramente nella costruzione dei nostri presepi ci mettiamo l'amore e comunque è quello che ci permette di trasmettere l'amore e le emozioni alla gente che ci viene a visitare".Per i turisti che arriveranno a Ossana, e fgino al 6 gennaio, il Comune ha previsto una sorta di "percorso guidato": un filo rosso che unisce i diversi presepi dalla piazza centrale del Paese fino al Castello di San Michele; passando per due mercatini di Natale con i prodotti di artigianato locale e delle eccellenze gastronomiche trentine. Ivano Job, consigliere provinciale, Provincia autonoma di Trento."E' un piacere visitare questi antichi borghi e consigliamo ai turisti e agli sciatori, e a tutti i visitatori della valle di venire a vedere questi luoghi - dice Ivano Job, consigliere provinciale, Provincia autonoma di Trento - perché sono località storiche, che ci ricordano le fatiche degli uomini di montagna. E ricchi di occasioni per passare momenti intensi dal punto di vista emotivo.