Culture

Arte, danza e video: spazio alla musica aumentata di Mainetti

 

Roma, (askanews) - Tecnologia digitale, musica d'autore, video, danza e pittura si fondono assieme per dare vita a "Rendering Revolution", un'esperienza di musica "aumentata" concepita da Stefano Mainetti, compositore e direttore d'orchestra, autore di colonne sonore e musica sinfonica."La musica ha bisogno di tempo, di un principio e di una fine, si sviluppa nel tempo, mentre le arti plastiche si sviluppano nella dimensione spaziale. Ecco al contrario mi sono chiesto se esisteva il modo di poter sviluppare un sistema che avesse la possibilità di sfruttare lo spazio all'interno della musica e in questa struttura lo spettatore si muove visitando quei quadri e questi balletti che si svolgeranno all'interno di queste proiezioni e a seconda della posizione che occuperà all'interno di questo spazio la musica varierà in maniera coerente, fluida, continua".Aumentata è riferito ovviamente alla possibilità di sfruttare una dimensione in più, oltre al tempo anche lo spazio, quindi aumentato in questo senso", ha aggiunto Mainetti, che è zio di Gabriele Mainetti, regista del celebre "Lo chiamavano Jeeg Robot".Il video del progetto, promosso dalla Fondazione Sorgente Group, ha già ricevuto la Menzione d'Onore dal Conservatorio di Santa Cecilia. Alla presentazione al Museo Maxxi a Roma, il presidente dell'Accademia di Santa Cecilia, Michele Dall'Ongaro, ha spiegato:"La musica ha sempre cercato una sua dimensione, anche nello spazio, oltre, che, ovvio, nel tempo. Quello che ha fatto Mainetti è aggiungere un tassello in più dal punto di vista proprio del pensiero legato allo spazio, cioè uno spazio virtuale, uno spazio in questo caso nella realtà aumentata connesso a un percorso musicale molto intelligente che non a caso abbraccia anche arti che occupano lo spazio".Al centro del percorso un quintetto di violoncelli: lo spettatore si sposta lungo quattro corridoi, al termine dei quali lo attende un'opera d'arte e un diverso brano musicale ad essa ispirata.