Culture

Festivaletteratura chiude con 122mila presenze e voglia di futuro

 

Mantova (askanews) - Per la sua ventunesima edizione il Festivaletteratura di Mantova ha cambiato formula: un numero di eventi più contenuto, ma al tempo stesso una presenza allargata a tutto il perimetro della città. Una scelta utile per restituire all'evento il suo senso locale, pur senza intaccare lo spirito di apertura e di confronto a tutto campo. Luca Nicolini, del comitato organizzatore:"Questo secondo ventennio del Festival - ha detto ad askanews - è iniziato come pensavamo dovesse iniziare, cioè con un festival un po' diverso da quelli fatti nei 20 anni precedenti, perché pensavamo che bisognasse anche incominciare a dare un segno di cambiamento, con una serie di progetti nuovi, un'impostazione di incontri leggermente diversa. Però è iniziato con lo stesso entusiasmo con lo stesso entusiasmo con cui sono stati fatti gli altri 20 anni".Questi i numeri ufficiali dell'edizione 2017: 62mila biglietti staccati e 60mila presenze stimate agli incontri gratuiti, per un totale di 122mila. Dati importanti, nonostante quest'anno il clima a Mantova sia stato meno estivo rispetto ad altri mesi di settembre. Ma lo spirito con cui si è vissuto questo Festivaletteratura è stato improntato anche al futuro."Io credo - ha aggiunto Nicolini - che si sia aperta una bella stagione di riflessioni e di possibilità di organizzare altre belle manifestazioni".Senza dimenticare che, comunque, la buona letteratura, in fondo, parla sempre di noi, come ha ricordato anche una delle più importanti ospiti di quest'anno, Elizabeth Strout."Io sono solo interessata alle persone", ha detto la scrittrice americana. E il punto, ci pare, sta proprio tutto qui: persone che scrivono, persone che leggono, persone che continuano ad animare festival letterari. A Mantova l'appuntamento per il 2018 è già fissato: dal 5 al 9 settembre.