Culture

Francesco Vezzoli e la Rai: gli anni 70 tra cabaret e tragedie

 

Milano (askanews) - Tra la memoria personale e l'immaginario collettivo; tra gli anni di Piombo e il presente; tra la Rai e la Fondazione Prada. Si muoverà attraverso queste dialettiche semantiche la mostra-progetto "TV 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai", che andrà in scena in tre diversi ambienti del museo milanese dal 9 maggio al 24 settembre.In sostanza Vezzoli ha affrontato, con la sua pratica artistica e l'idea, parole sue, di dare vita a una sorta di "Biennale delle paillettes", un ragionamento sulla televisione nazionale nel decennio precedente l'arrivo dei privati, un mondo nel quale convivevano Pasolini e Mina, la Carrà, Macario e Federico Fellini."La Rai - ci ha detto l'artista - attraverso i suoi telegiornali ci raccontava tutto il dramma di questa guerra civile e, contemporaneamente, attraverso le sue super sofisticate produzioni da entertainment cercava anche di far sorridere questa nazione".Realizzato in collaborazione con le Teche Rai, "TV 70" sarà una sorta di grande catalogo che l'artista, che ama definirsi più "un produttore", ha selezionato personalmente."Io mi prendo la responsabilità in pieno di questa mostra - ha aggiunto Vezzoli - meriti e demeriti, inclusioni ed esclusioni. Nel senso che è una mostra che tocca la politica, che tocca il femminismo, i momenti più drammatici della storia del nostro secondo Dopoguerra. Le critiche devo prendermele io, ho deciso io cosa mettere e cosa non mettere, è la mia visione, sono i miei ricordi".Decisivo anche il percorso espositivo, ideato dallo studio M/M Paris, che ha puntato sulla missione di riattivare e rendere contemporanee immagini venute dal passato. In questo modo si ha la sensazione che tutta la mostra, che si concentra sullo sguardo di Vezzoli sullo sguardo della Rai, possa diventare una sola grande opera d'arte."Quando mi chiedono qual è l'opera d'arte - ha aggiunto l'artista - e io rispondo che per me l'opera d'arte è la dialettica che si è formata tra la Fondazione Prada e le Teche Rai, tutti ridono e pensano che voglia fare sempre la risposta eccentrica: no, dico assolutamente no, questo è il vero evento".La promessa dell'artista, comunque, è che sarà una mostra "divertentissima". E allora gli chiediamo se si sia divertito lui a immaginarla e poi a crearla. "Io - ha risposto - se ne potessi fare uno così all'anno ci farei la firma fino all'ultimo dei miei giorni".Più chiaro di cosi...