Culture

Hdrà si apre all'arte contemporanea con "L'Arte che Accadrà"

 

Roma, (askanews) - Palazzo Fiano, a Roma, la nuova sede del gruppo Hdrà, apre le sue sale all'arte contemporanea per la prima edizione del premio "L'Arte che Accadrà", con le opere di giovani artisti italiani. L'esposizione che resterà fino al 18 dicembre, è pensata proprio per sostenerne la creatività, e ha l'obiettivo di costruire nel tempo una collezione permanente d'arte contemporanea del gruppo. Le opere, alcune realizzate appositamente per questa occasione, saranno votate dai dipendenti e quella che vincerà sarà acquisita da Hdrà.La curatrice Valentina Ciarallo: "La scelta è stata fatta su artisti che lavorassero vari linguaggi, dal video al disegno, alla scultura, all'installazione, ma che rimanessero in linea anche con la mission del gruppo che si occupa di comunicazione integrata a 360 gradi; ogni artista ha lavorato sullo spazio storico, ma anche prendendo spunto dalla comunicazione".Sono stati scelti cinque artisti, di cui tre donne: hanno tutti già avuto riconoscimenti sia in ambito nazionale che internazionale, alcuni vivono anche all'estero. In mostra le opere di Flavio Favelli, che assembla vecchi oggetti d arredo, specchi, cornici, neon, cartine dorate di cioccolatini, per dare vita a nuove composizioni. Ludovica Gioscia, con le sue monumentali collane dai colori pop, con copertine di riviste patinate e solidificate, con cui reinterpreta lo scarto espressione del consumismo e delle dinamiche pubblicitarie.Il duo artistico composto da Sara Goldschmied ed Eleonora Chiari che gioca metaforicamente con la frase "La democrazia è illusione" utilizzando lettere dalla superficie specchiante o con gli specchi di "Untitled Views" con un'esplosione di fumi dai colori accesi. Marco Raparelli, con i suoi disegni che ricordano i fumetti, le sue sagome di legno e i video che esprimono un efficace linguaggio comunicativo all'apparenza ironico con cui racconta il mondo che ci circonda. E Alice Schivardi che disegna e ricama le sue storie con fili colorati, come in "Coccinelle", un'installazione composta da trentadue piccoli ovali.A giudicarli, gli oltre 100 dipendenti di Hdrà, quotidianamente a stretto contatto con le opere nel loro ambiente lavorativo. Enrico Foglia, responsabile del Business development. "E' una sorpresa per noi dipendenti essere immersi in un'ambiente che trasuda cultura e arte, in parte il nostro lavoro nella comunicazione è molto vicino all'arte, ma fare riunioni e respirare questo ambiente ci motiva, ci piace e ci stimola".