Culture

L'affaire Piquemal scuote la Francia, governo in imbarazzo

 

Parigi (askanews) - L'affaire Christian Piquemal è diventato un caso nazionale in Francia. L'arresto e il successivo malore del generale 75enne ha provocato lo sdegno della destra francese e messo in grave imbarazzo il governo, accusa di essere intransigente con i francesi e poco risoluto con la criminalità d'importazione.Nato nel dicembre 1940, a pochi mesi di distanza dal crollo della Francia davanti alle divisioni corazzate tedesche, Piquemal è un reduce della guerra d'Algeria, veterano del 9° Reggimento cacciatori paracadutisti e del 2° Reggimento stranieri paracadutisti, il reparto dei paras della Legione straniera. Ha servito in Nuova Caledonia, Bosnia e in Ciad e dal 1994 al 1999 è stato comandante della Legione straniera. Presidente dell'Unione nazionale paracadutisti dal 2004 al 2014, alla fine degli anni '80 è stato consigliere militare di tre premier socialisti, Michel Rocard, Édith Cresson e Pierre Bérégovoy, dimostrando sempre la sua lealtà alle istituzioni.A Calais per partecipare a una manifestazione contro l'immigrazione clandestina ma proibita dalle autorità, è stato fermato e posto sotto custodia cautelare. Dopo 50 ore agli arresti, il generale Piquemal si è sentito male. Gli agenti lo hanno accompagnato in ospedale dove i medici hanno diagnosticato un affaticamento e la sua udienza è stata così rinviata al 12 maggio."Il generale ha risposto a tutti gli interrogatori dei funzionari di polizia", ha spiegato Hervé Krych, avvocato dell'anziano generale. "Ha negato l'intenzione di partecipare a una manifestazione vietata. Ha risposto e fornirà ampie spiegazioni ai giudici di Boulogne", ha concluso il legale.La situazione minaccia di diventare esplosiva. Da mesi gli agenti di stanza a Calais lamentano turni di lavoro massacranti mentre i sindacati di settore sottolineano lo sforzo senza precedenti al quale sono sottoposti in tutta la Francia. Secondo un sondaggio del Centro di ricerche di Scienze politiche a Parigi, le intenzioni di voto per il Front national tra poliziotti e militari nel 2012 si attestavano al 30%. A fine 2015 sono arrivate al 51,5%.(Immagini Afp)