Culture

La prima Milanesiana senza Umberto Eco, dedicata alla vanità

 

Milano (askanews) - E' il festival più trasversale tra i molti che vanno in scena a Milano e anche quest'anno la Milanesiana tornerà a parlare di "Letteratura, musica, cinema, Scienza, arte, filosofia e teatro", dal 23 giugno al 18 luglio. Alla direzione artistica sempre l'ideatrice della manifestazione, Elisabetta Sgarbi, che alla conferenza stampa di presentazione ha però raccontato di come molte cose siano cambiate negli ultimi 12 mesi. "Dalla scorsa edizione - ha detto - sono successe così tante cose nella mia vita che mi sembra impossibile sia trascorso soltanto un anno. Non c'è più mia madre, la Mondadori ha comprato la Rizzoli, ha comprato anche la Bompiani ma dovrà rivenderla, io ho lasciato la Bompiani e lavoro in una casa editrice che ha pochi mesi di vita, infine non c'è più Umberto Eco. Così nell'arco di questi mesi, benché non lo abbia mai pensato veramente, mi è più volte balenata l'idea che la Milanesiana dovesse finire".Nonostante tutto però il festival non si è fermato ed Elisabetta Sgarbi ha di nuovo invitato ospiti come i premi Nobel Gao Xinjiang e John M. Coetzee, autori famosissimi come Michael Cunningam, Claudio Magris, Michel Houellebecq e Jonathan Coe, ma anche attori come Laura Morante o cantautori come Francesco De Gregori. E il tema scelto per la prima edizione senza Umberto Eco è stato quello della vanità. "E' un tema questo - ha aggiunto la direttrice - che mi affascina molto, è un prisma di significati, vanità di tutte le cose, ma anche vanità nel senso dello specchiarsi, del compiacersi, e anche in qualche modo del moltiplicarsi, come suggerisce anche la forma specchio".Una moltiplicazione che prende avvio il 23 giugno al Teatro Dal Verme a Milano con le Frecce Tricolori e che toccherà, oltre a Torino, anche Venaria Reale e Firenze.