Culture

Maurizio Lombardi, da "The Young Pope" all'inquietudine digitale

 

Roma, (askanews) - "La mia serie tv preferita per adesso è "The Young Pope"; sembra strano perché l'ho fatto io, ma l'ho rivisto per la prima volta una settimana fa e insieme a Gomorra e Narcos è la mia serie preferita. Mi sono comprato il cofanetto, è spettacolare...".Maurizio Lombardi, nato a Firenze, attore e regista di cinema teatro e tv ma anche scrittore; è suo "Pugni di Zolfo", il monologo in scena al Piccolo Eliseo, prodotto da Luca Zingaretti."Insieme avevamo già fatto "The Pride per due anni, Luca aveva fatto un lavoro favoloso, mi ha chiesto se avevo degli spettacoli per la sua casa di produzione, la Zocotoco, e mi ha detto "perché no, vediamo". Ed è nata questa cosa all'Eliseo, abbastanza forte per me".Fra i suoi lavori oltre ai 5 episodi in "The Young Pope" e "The Pride", anche il cinema con il prossimo film di Ridley Scott sul sequestro Getty. E poi?"The Comedians che uscirà fra poco, poi ci sarà 1994, e poi dei film come "Chi m'ha visto" con Beppe Fiorello e Francesco Favino. Sicuramente comincerò a lavorare al prossimo one-man show dove la parte digitale avrà una grossa componente, perché è molto interessante. E' assurdo quello che sta succedendo. D'altronde la storia è cambiata con le invenzioni della stampa del telegrafo del telefono; il web ha unito un po' tutti, che succederà?"