Culture

Michel Comte: "Tra le vittime del neoclassicismo c'è anche Trump"

 

Roma, (askanews) - Due mostre in una nell'esposizione intitolata "Ferrè e Comte. Dettagli. Grandi interpreti tra moda e arte", a Palazzo del Governatore a Parma.La genialità sartoriale di Gianfranco Ferrè è rappresentata da 60 splendidi capi accompagnati dai bozzetti preparatori. L'arte fotografica dello svizzero Michel Comte, al secondo piano del Palazzo, trasmette invece le emozioni del Neoclassicismo. Due arti che, all'apparenza separate, in realtà - in questo percorso - si generano l'una con l'altra.Comte, che ha lavorato per marchi di moda famosi, tra cui Ferré, Armani e Dolce & Gabbana, ha spiegato:"Il neoclassicismo può essere usato in diversi modi: è un modo molto facile di far apparire le cose belle, è la cultura del corpo, la cultura della perfezione, ma se si va più in profondità, l'idea neo-classica ha causato molte vittime. Se si guarda a questa mostra: è il contrasto tra la bellezza del neoclassicismo, che si trova al piano di sotto nella mostra di Ferré, e la mia analisi di neoclassicismo, la realtà e le vittime del neoclassicismo. Donald Trump vive in una casa neoclassica: con colonne, ori, e poi ci sono vittime come Gianni Versace. L'impero di Versace è stato costruito sulle basi del neoclassicismo e poi purtroppo è venuto a mancare".