Culture

Napoli debutta nel Monopoly, arriva l'edizione speciale dedicata

 

Napoli (askanews) - Più che Monopoly si potrebbe chiamare MonApoly. È il capoluogo partenopeo, infatti, la prima città italiana ad essere stata scelta, battendo Firenze e Venezia, per diventare teatro virtuale del famoso gioco da tavolo, creato in America all inizio del 20esimo secolo.Al posto dei famosi Parco della Vittoria e Vicolo Stretto sul tabellone ci saranno Via Toledo, Lungomare Caracciolo e naturalmente Piazza Municipio. Per il resto, tra imprevisti, probabilità e "vai in prigione senza passare dal via", il gioco sarà uguale in tutto e per tutto a quello classico, prodotto dalla Hasbro.Fausto Gerutti, country manager Italia di Winning moves, l'azienda che ha acquisto da Hasbro i diritti per sviluppare le edizioni regionali, in tutta Europa. "Napoli, in questi ultimi anni, è una città di moda - ha spiegato - ha uno spirito particolare, con un trend particolare e soprattutto con un'imprenditoria locale disponibile a investire sul brand di Napoli, orgogliosa delle proprie origini e anche della città in cui vive".Il gioco personalizzato è nato, infatti, anche grazie ai negozianti e agli imprenditori napoletani che, dando un piccolo contributo, hanno consentito l'inclusione delle vie delle rispettive attività e della zone più belle della città, dando vita a una nuova forma di promozione, di caratura universale.Alessandra Clemente, assessore alle politiche giovanili del Comune di Napoli. "Avere come prima città in Italia un'edizione di Monopoly dedicata - ha detto - vuol dire economicamente ottenere una grande spinta come città perché tanti potranno vedere, con l'edizione, il territorio napoletano e incuriositi venire e scoprire il grande lavoro di bellezza e di accoglienza turistica che si sta mettendo in campo".A proposito di giochi, il Comune di Napoli riproporrà anche per il 2017 l'iniziativa del "giocattolo sospeso" per invitare i cittadini napoletani a comprare, accanto ai giocattoli per i propri figli, anche qualcosa per rendere più felice il Natale ai bimbi delle famiglie meno abbienti.