Culture

Una lettura fedele e artificiale: l'Albergo Diurno di Favelli

 

Milano (askanews) - L'Albergo Diurno Venezia si riapre all'arte in occasione di miart e lo fa con il progetto espositivo "Senso 80" di Flavio Favelli."Penso che chi mi ha invitato - ci ha spiegato l'artista - lo ha fatto perché io questi materiali, in particolare queste piastrelle, questi mobili che hanno un vissuto, li uso dal 2000 e quindi forse hanno pensato che potevo essere una persona che in qualche modo interpretasse, in maniera quasi letterale, il luogo".La mostra, presentata dal Fondo Ambiente Italiano, rimanda, fin dal titolo, ai sensi come valori fisici, in omaggio allo stesso Albergo diurno, che per lunghi anni è stato luogo dedicato alla cura della persona. Nella stessa direzione, di un lavoro omogeneo agli spazi, si muovono le opere esposte, ma omogeneo non significa certo scontato."Mettere delle piastrelle non da bagno in verticale - ha aggiunto Favelli - considerando che queste stanno sempre in orizzontale, è forse il compito dell'artista che, senza fare il rivoluzionario, ha nella sua natura cambiare i piani. Io credo che alla base ci sia sempre una insoddisfazione, quello che passa il convento non va mai bene e allora ci si inventa altre cose".La seconda parte della mostra, poi mostra ancora più chiaramente l'intento di dare vita a una reinterpretazione che sia al tempo stesso fedele e artificiale, rispettosa del luogo, ma pronta a sovvertire alcuni semplici elementi della percezione comune."Io ho chiuso un po' la luce - ha concluso l'artista - e ho messe queste insegne a bandiera che di solito stanno all'esterno, sui palazzi, sugli edifici. Qui invece li ho messi in un luogo interno, quindi una specie di città sotterranea e queste sovrapposizioni fanno dei giochi sia formali sia concettuali".La mostra di Flavio Favelli resta aperta al pubblico in piazza Oberdan fino al 14 maggio.