Economia

Barilla: 10 regole per produrre solo grano tenero sostenibile

 

Milano, 5 apr. (askanews) - Biscotti, merendine, pani morbidi realizzati solo con farina sostenibile. E' il progetto che lancia Barilla attraverso la Carta del Mulino, un decalogo per la produzione del grano tenero rivolto a tutta la filiera. A parlarne è il vicepresidente del gruppo di Parma, Paolo Barilla, che ha preso parte alla presentazione dell'iniziativa nello stabilimento Mulino Bianco di Castiglione delle Stiviere"La carta del mulino sono indicazioni molto precise sulle migliori pratiche per fare una farina sostenibile da cui noi faremo i nostri prodotti e dico molto precise perchè sono fatte con esperti, WWf che ci ha accompagnato nel nostro percorso - ci ha detto - perchè non vogliamo tenere conto solo della qualità del prodotto ma anche di un grano che tenga conto anche di altre di mensioni e di necessità del Pianeta per rigenerarsi".Mulino Bianco, il marchio del gruppo Barilla leader nel segmento dei prodotti da forno, è il principale acquirente di grano tenero in Italia, con 240mila tonnellate all'anno, per metà di origine italiana e per metà provenienti da Paesi europei come Francia e Germania. Ora l'ambizione è rendere sostenibile la produzione di tutta la farina, come ci racconta Giuseppe Mora, responsabile acquisti di grano tenero Mulino Bianco"Gli obiettivi che ci siamo dati sono molto sfidanti. Quest'anno partiamo solo con un prodotto, Buongrano e sono 5mila tonnellate di grano tenero e 73 agricoltori. A regime saranno 5mila agricoltori e 240mila tonnellate di farina - ha raccontato - Oggi Mulino Bianco ha intrapreso un percorso che si concluderà nel 2022, o meglio nel 2022 inizieranno ulteriori sfide".Ma quali sono le regole messe a punto da Barilla in collaborazione con il WWF e due università, quelle di Bologna e della Tuscia?"Una regola prevede di seminare delle aree di grano tenero a fiori. Questo per generare uno spazio dove api e impollinatori possano nutrirsi - ha spiegato Mora - Un'altra regola importante è la rotazione che permette di mantenere la fertilità del suolo senza depauperarlo. Ridurre l'utilizzo di sostanze chimiche e andare a ottenere una certificazione di sostenibilità che evita che il grano tenero venga coltivato su aree ad elevata biodiversità".Tra le sostanze chimiche vietate dal disciplinare c'è anche il glifosato, oltre agli insetticidi neocotinoidi che mettono a rischio la sopravvivenza di api e impollinatori.Barilla in questo modo punta ad aprire la strada ad un nuovo modello produttivo che accanto alla qualità tenga conto anche dell'impatto che la produzione di questa qualità ha sul nostro Pianeta:"L'industria - ha affermato Paolo Barilla - può fare tantissimo perchè è molto forte e anche molto rapida quando adotta delle pratiche e standard diversi dal passato e soprattutto può influenzare tantissimo quelli che devono decidere le leggi e anche il modello di consumo ispirando le persone che consumano il prodotto a considerare altri aspetti che non erano considerati".L'applicazione della Carta del Mulino è sottoposta a un sistema di monitoraggio attraverso l'ente di controllo esterno RINA.